“Renzie e Dell’Utri per me pari sono”. E’ questo il titolo incendiario dell’ultimo post sul blog di Beppe Grillo, firmato dal responsabile comunicazione del Movimento Cinque Stelle, Nicola Biondo.
L’accusa è dura: “Per 20 anni sinistra e destra l’hanno menata con l’antimafia. Da una parte i buoni, Violante e compagnia bella. Dall’altra i cattivi, Berlusconi e i suoi compari Dell’Utri e Cosentino”. In realtà, secondo i grillini, “era tutta una recita, perché poi quando era il momento si accordavano sempre“. Come nel caso del 416ter, la legge che punisce lo scambio politico-elettorale con la mafia: “Violante ne fu uno degli artefici, una delle legge più inutili che infatti non è mai stata applicata”.
Il grillino rilancia: “se quella legge fosse stata scritta come oggi chiede il M5S il latitante dell’Utri sarebbe stato processato e condannato non per concorso esterno ma per lo scambio elettorale con la mafia e con una pena più alta”. Le colpe della sinistra sono gravi: “mentre faceva i convegni antimafia, pagati con i soldi pubblici, chiudeva gli occhi sull’invasione delle cosche nelle regioni che amministrava”. E aggiunge: “per vent’anni la sinistra ha parlato di Falcone e Borsellino mentre li tradiva, per vent’anni la destra difendeva l’eroe Mangano per difendere il boss di Arcore“.
L’accusa alla sinistra continua: “l’antimafia dei “buoni” vi chiedeva il voto contro Dell’Utri e poi contrattava con il suo padrone, vi chiedeva il voto contro la mafia e non ci pensavano nemmeno a fare una legge anti-corruzione; vi chiedevano il voto in nome di Falcone e Borsellino e poi quando il Quirinale prova a far saltare l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, in attesa magari che il pm Nino Di Matteo salti in aria per mano del Riina di turno, nessuno a sinistra apre bocca”.
Arriva quindi un’altra dura accusa: la realtà è che “forse i giudici antimafia buoni, a sinistra, sono solo quelli morti, su cui fare campagna elettorale“, mentre. “quando si arriva in Parlamento i “mafiosi”, i cattivi, come Dell’Utri diventano interlocutore per le riforme o per l’elezione di D’Alema al Quirinale e per mille altri patti”. Per Biondo il voto sulla tav e sul 416ter depotenziato è l’ennesima dimostrazione che “l’antimafia parolaia,imbelle e complice è finita. Vinciamo noi!”
Giuseppe Spadaro