“Poichè io credo nella logica e nel buon senso, continuo a pensare che, alla fine, sarò candidato”. Lo dice Claudio Scajola, in vista delle prossime Europee, in un’intervista al Corriere della Sera, aggiungendo di aver sentito Silvio Berlusconi “pochi giorni prima di essere assolto con formula piena dalla vicenda legata all’acquisto della casa nei pressi del Colosseo”.
“Gli dissi: guarda, Silvio, dopo quella grottesca vicenda io mi dimisi da ministro e sono rimasto da parte per quattro lunghi anni, credendo di fare cosa saggia e apprezzata. Ma poichè io sono certo della mia innocenza, penso che, una volta conclusa felicemente la mia vicenda giudiziaria, forse potrei tornare in pista e quella delle elezioni europee mi sembra l’occasione giusta. Lui disse che era d’accordo”.
“Certo -dice ancora l’ex ministro- se poi e non solo nei miei territori, ma anche altrove, certe figure dovessero essere messe ai margini, è chiaro che tanti militanti potrebbero avere molta meno voglia di mobilitarsi. Io conosco bene il territorio, le piazze, i palchi, gli umori del nostro popolo”.
Quanto alle prospettive di Forza Italia “è proprio in certi momenti di grave difficoltà -avverte Scajola- che bisognerebbe allestire le liste più competitive. Posso dire che ho nostalgia di Forza Italia dei bei tempi? Di quando eravamo un partito che includeva e non escludeva?”.