Ottanta miliardi di euro. Sono allarmanti i dati diffusi dal Codacons riguardanti la contrazione dei consumi dal 2007 ad oggi. Una riduzione media pari a circa 3.300 euro per famiglia. Il tutto a fronte di un aumento del risparmio, sia come contanti che in depositi bancari.
SETTORI COLPITI – Tra i settori più colpiti dalla crisi dei consumi svettano i trasporti (-23%), seguiti da abbigliamento e calzature, mobili per la casa ed elettrodomestici. Preoccupante anche il calo per quanto riguarda consumi di primaria importanza come gli alimentari, che scendono dell’11.5%. Il tutto avviene nello stesso arco di tempo in cui si registra il raddoppio del numero di disoccupati, con un italiano su tre impaurito dalla prospettiva di impoverimento ed appena il 30% di italiani fiduciosi del sistema di welfare nostrano, meno della metà di inglesi, tedeschi e francesi, come sottolineato dal Censis.
CRISI, INCERTEZZA E RISPARMI – La persistente congiuntura negativa spinge gli italiani a proteggersi, dirottando altrove i risparmi potenzialmente destinati ai consumi. Il 44% risparmia per fronteggiare i rischi sociali, di salute o di lavoro, il 28% per garantirsi una vecchiaia serena. Dal 2007 ad oggi è cresciuto esponenzialmente l’utilizzo del contante e dei depositi bancari (+234 miliardi), che rendono gli italiani “l’azienda più liquida d’Italia”.