Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, torna sulle priorità del governo e, in due colloqui con il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore, annuncia la volontà dell’esecutivo di ridurre le tasse sulle imprese. “Stiamo considerando seriamente – dice al quotidiano di via Solferino – la possibilità di approfondire il taglio del cuneo fiscale e stiamo pensando di farlo dal lato delle imprese”. Per Padoan gli alleggerimenti saranno coperti dalla spending review: “spazi per risparmiare risorse nei ministeri sono molti”. Ed assicura: “non aumenteremo le tasse”. Smentisce ritocchi sull’Iva o sulla tassa di secessione: un’ipotesi, dice il ministro, “spuntata dal nulla e di cui non so nulla”.
Torna poi sugli investimenti stranieri: “all’estero c’è ancora molto interesse per l’Italia, gli investitori stranieri sono aumentati negli ultimi mesi. Ma non durerà a lungo. Bisogna sfruttare al meglio questa finestra di opportunità”. La flessibilità? In Europa “le regole esistono perchè sono necessarie per far convivere 28 paesi”. E sottolinea come “nel sistema di regole che serve a monitorare le politiche nazionali c’è uno spazio crescente per la valutazione delle riforme strutturali”. Secondo l’ex capoeconomista Ocse, “non è importante solo tenere i conti in ordine ma anche attuare le riforme necessarie“. Questo per il ministro è “un fatto nuovo che va ulteriormente affinato e che offre spazi di flessibilità”. E sulle pagine del Sole 24 Ore Padoan si sofferma sulla riforma del lavoro: “va fatta”, anche perchè considerata “in Europa e al G20, in cima alla lista degli interventi strutturali da adottare”. Il Jobs act? “Va verso la semplificazione dei contratti, questo è un bene, ci sono troppi contratti”.