Sondaggio ISPO: senza articolo 18 lavoratori più ricattabili per la maggioranza degli italiani
In questi giorni vivaci di dibattito attorno all’annunciata riforma del mercato del lavoro ed in particolare alla misura in essa contenuta che abolisce l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per i nuovi assunti, un sondaggio ISPO ci mostra quello che pensano gli italiani attorno a quest’argomento.
I giudizi appaiono complessivamente piuttosto freddi verso la misura annunciata dal Governo Renzi e coloro che ritengono che l’abolizione dell’articolo 18, il quale – lo ricordiamo – disciplina l’obbligo di reintegro dei lavoratori licenziati senza giusta causa nelle aziende sopra i 15 dipendenti, comporterebbe un peggioramento per tutti i lavoratori italiani sono il 45% degli elettori contro il 41% di intervistati in disaccordo.
Secondo i dati del sondaggio ISPO, alcune fra le opinioni più nette riguardano le affermazioni che questa misura “porterebbe un po’ più di uguaglianza tra lavoratori precari e dipendenti” (il 47% è discorde contro il 39% che concorda), che “permetterebbe di salvare alcune aziende in crisi” (48% non è d’accordo contro il 39% di elettori concordi).
Ssono infine la maggioranza assoluta coloro che non sono d’accordo con l’idea che si tratta di “un provvedimento doloroso ma che va accettato per sbloccare il mercato del lavoro” (51%) mentre il 36% è d’accordo, e soprattutto che l’abolizione dell’articolo 18 “renderebbe i lavoratori più dipendenti più ricattabili dai datori di lavoro” (54%), a fronte di circa un terzo degli intervistati che dichiarano di non essere d’accordo.