Sicilia: è arrivato nella tarda serata di ieri il sì della Giunta regionale siciliana, guidata da Rosario Crocetta, alla riforma della Formazione regionale targata Nelli Scilabra, l’assessore nell’occhio del ciclone per il fallimento del ‘click day’. Il disegno di legge proposto dal giovanissimo assessore è un testo composto da 37 articoli.
Come si apprende, il modello a cui si ispira Scilabra è quello adottato dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Tra i punti salienti: l’obbligo di raccordo tra gli enti di formaizone, le aziende e le università dell’isola. Ma anche l’obbligo di effettuare metà percorso della formazione nelle aule didattiche e l’altra metà in azienda. Il contenuto del ddl verrà illustrato oggi da Crocetta e Scilabra nel corso di una conferenza stampa prevista per le 11.30 a Palazzo d’Orleans.
“La Regione Sicilia favorisce il metodo della concertazione quale strumento strategico per il governo del sistema regionale di istruzione e formazione professionale. La Regione – continua – al fine di rafforzare la competitività del sistema economico regionale e sostenere l’accesso alle opportunità occupazionali dei cittadini siciliani, individua la costituzione di reti o di altri accordi di collaborazione di natura territoriale, settoriale o per specifici programmi, tra università, istituzioni scolastiche e formative e soggetti privati del sistema produttivo regionale quale prioritaria modalità organizzativa per l’erogazione dei servizi formativi sul territorio regionale”.