Ugl, sequestrata a Roma abitazione ex segretario Centrella
Militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza “hanno sequestrato questa mattina l’abitazione dell’ex segretario generale dell‘Ugl, Giovanni Centrella, sita in via Vandoies, 42 a Roma. Il provvedimento, di natura preventiva, è stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari di Roma su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto procuratore Stefano Pesci”.
È quanto si legge in una nota della Gdf. Il provvedimento del Gip, spiega la nota, “è stato adottato sul presupposto che Centrella, abusando della sua qualità di segretario generale dell’Ugl e della totale assenza di controlli sul rendiconto delle spese della predetta associazione, si sia appropriato, a più riprese ed in vario modo, di ingenti somme di denaro dell’organizzazione sindacale”.
“In particolare -si legge nella nota della Gdf- Centrella ha aperto un conto corrente ‘fantasma’ intestato al sindacato ma in effetti gestito esclusivamente dallo stesso, all’insaputa dei responsabili amministrativi dell’Ugl. Attraverso l’affidamento di 200mila euro concesso dall’istituto bancario su tale conto corrente”, l’ex segretario dell’Ugl, a “ottobre 2013 ha effettuato, tra le altre spese di natura personale, il pagamento di euro 65.000 a titolo di acconto per l’acquisto dell’immobile sequestrato oggi, che successivamente ha intestato al figlio”
“L‘indebita appropriazione dei fondi del sindacato per l’acquisto dell’abitazione di via Vandoies -spiega ancora la nota della Guardia di Finanza- costituisce soltanto una delle condotte illecite riscontrate nel corso dell’attività investigativa, che nasce dall’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette inviate dagli intermediari bancari, proprio in relazione alla gestione ‘proprietaria’ dei conti del sindacato da parte del suo segretario». «Giovanni Centrella -conclud ela nota- e la sua segretaria Laura De Rosa, vice-segretario Generale dell’Ugl pro tempore, sono indagati per appropriazione indebita aggravata e continuata per diverse centinaia di migliaia di euro».