Dopo 8 anni di servizio il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni dice addio alla guida del sindacato. Scelta per la successione Annamaria Furlan.
Bonanni guida il sindacato Cisl dal 2006. “Dalla società sale una richiesta di rinnovamento e io ho deciso di raccoglierla accelerando il rinnovamento della Cisl, dimettendomi da segretario generale”. Così il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, in un’ intervista ad Avvenire. Alla base delle dimissioni, sottolinea Bonanni, non c’è la vicinanza di una sconfitta. “Il sindacato e la Cisl tanto meno non sono sconfitti. Anzitutto perché le guerre non si vincono o si perdono in un paio di battaglie. E poi soprattutto perché la Cisl è sempre rimasta fedele alla sua ispirazione ideale, sapendola però coniugare in maniera realistica e pragmatica in un mondo come quello del lavoro in costante cambiamento”, dice il segretario, osservando tuttavia di non essersi “mai trovato in una situazione in cui le rappresentanze sindacali fossero tanto poco considerate”.
“Con la scelta di Annamaria Furlan diamo un segnale di discontinuità nella gestione organizzativa, pur nella continuità della cultura sindacale Cisl”, spiega Bonanni, secondo cui “oggi indicare alla guida del sindacato una donna è una scelta che ha un valore aggiuntivo”. Sul suo possibile futuro in politica, “non ho mai avuto una grande passione per l’attività politica, soprattutto nelle sue forme attuali”, dichiara Bonanni. “Questo non significa disinteresse, soprattutto riguardo all’organizzazione delle espressioni culturali a me più vicine”.
Annamaria Furlan sarà quindi, nel dopo Bonanni, la nuova guida della Cisl: cinquantasei anni, genovese, Furlan ha iniziato la sua attività sindacale nel 1980 come delegata del Silulap, la categoria Cisl dei lavoratori postali di cui poi è divenuta segretaria provinciale e regionale. Successivamente Furlan ha guidato la Cisl di Genova e la Cisl regionale della Liguria. Dal 2002 è segretario confederale della Cisl dove si occupa del settore terziario e servizi, che comprende commercio, turismo, banche, assicurazioni, telecomunicazioni, spettacolo, editoria, trasporti, poste, authority, politiche agroalimentari ed energetiche. “Oggi per contrastare il declino del paese e la sfiducia dei cittadini – ha affermato Furlan in un suo recente intervento – abbiamo bisogno di tornare tra i lavoratori e i pensionati e proporre il nostro modello sociale e sindacale, interpretando i bisogni e le speranze delle persone che rappresentiamo”.