Presidente Senato Grasso “Non si può fare la riforma della giustizia contro i magistrati”
Il presidente del Senato Pietro Grasso affronta il tema delle riforme: dalla giustizia, alla legge elettorale sino alla riforma del Senato. “La riforma della giustizia non si può fare contro i magistrati” afferma Grasso in un’intervista al Corriere della Sera in cui definisce quello delle ferie dei magistrati “un falso problema” e smentisce che abbiano privilegi: “ci sono giudici che non hanno neppure l’ufficio, lavorano a casa”.
E poi aggiunge: “temo che in Italia ci siano troppi avvocati” e “si potrebbe porre un limite, introducendo il numero chiuso agli esami di abilitazione. Ma la riforma della giustizia – sottolinea – non può essere punitiva nei confronti delle varie categorie. Non si può fare contro gli avvocati, e tanto meno contro i magistrati”. Sugli arbitrati, “si è già tentato di ridurre il contenzioso attraverso il giudice di pace o forme di soluzione extra-giudiziale, come la conciliazione; che però non hanno eliminato i milioni di processi arretrati”, rileva Grasso.
Per abbreviare le cause “è fondamentale riformare i motivi del ricorso in Cassazione”. Quanto all’Appello, “è assurdo consentire di impugnare le sentenze di patteggiamento. Si può pensare di escludere l’appello anche in altri casi”. In merito alla legge elettorale, “le preferenze richiamano tempi segnati dai rapporti clientelari. Nel mondo dei miei sogni – afferma Grasso – ci sono primarie regolamentate per legge e collegi uninominali, con i cittadini che scelgono il loro rappresentante tra candidati che risiedono nel collegio da almeno dieci anni e che sono candidati solo lì”.
L. ELETTORALE, GRASSO “PRIMARIE PER LEGGE E COLLEGI UNINOMINALI” – Nell’intervista al Corriere Grasso si esprime così sulla riforma della legge elettorale: “Le preferenze richiamano tempi segnati dai rapporti clientelari. Nel mondo dei miei sogni ci sono primarie regolamentate per legge e collegi uninominali, con i cittadini che scelgono il loro rappresentante tra candidati che risiedono nel collegio da almeno dieci anni. E che sono candidati solo lì, non altrove”.
RIFORME, GRASSO “CITTADINI INDICHINO CONSIGLIERI REGIONALI PER SENATO” – Sulla riforma del Senato “molto è già cambiato, e in meglio, rispetto al progetto iniziale del governo. Resto convinto che, per garantire in parte la rappresentanza, sarebbe meglio consentire agli elettori di indicare i consiglieri regionali che andranno a Palazzo Madama, magari con una semplice preferenza”.