I famosi debiti della Pubblica Amministrazione possono essere ripianati. A sostenerlo è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che, attraverso il suo apparato centrale, ha sostenuto come “gli stanziamenti del governo siano sufficienti a pagare i creditori”.
La polemica era sorta fra Renzi e gli industriali, giorni addietro, ma dal Mef fanno sapere che le copertura ci sono: “sembrano essere più che sufficienti a smaltire il debito ‘patologico’, in linea con le stime della Banca d’Italia così come specificate nel Bollettino economico di aprile”. Parlano i trend positivi: “la diminuzione del debito complessivo segnala lo smaltimento di componenti del debito ‘patologico’ e quindi la riduzione dei tempi di pagamento medi delle fatture”. Ed è tutto provato dalle “ istanze di certificazione del credito da parte delle imprese che hanno registrato un’impennata con più di 3.600 richieste nella prima settimana di agosto (più di quattro volte la media dell’anno)”.
Adesso nel mirino di Viale XX Settembre vi sono i tempi di pagamento: l’obiettivo sono i 30 giorni, “conducendo i casi patologici a una dimensione marginale da risolvere caso per caso”. Per redere più efficiente il meccanismo, l’introduzione della contabilità in forma economico-patrimoniale sarà un sistema utilizzabile dal 2016. “Questo sistema – scrivono in una nota dal Mef – più trasparente e comparabile, consente al Ministero dell’Economia e delle Finanze di individuare e aggredire comportamenti patologici delle singole amministrazioni”.