India, si dilatano i tempi del processo davanti alla Corte Suprema per i Marò
India: si allungano i tempi del procedimento per i due Marò che si sta svolgendo davanti alla Corte Suprema. Il team di legali esperti di diritto internazionale, che stanno seguendo il caso dei due fucilieri della marina italiana aveva invitato quattro istituzioni indiane, ministero degli Interni, degli Esteri, della Giustizia e polizia investigativa Nia, ad esprimersi in merito al fatto che la Nia continui tuttora ad investigare sul caso, nonostante l’assenza di leggi antiterrorismo.
Tuttavia solamente il Ministero degli interni ad oggi ha già presentato il proprio parere, mentre il ministero degli Esteri attende di conoscere l’orientamento del ministero della Giustizia, che insieme alla Nia non si è ancora espresso a riguardo. Per questa ragione, il Magistrato ha concesso altre tre settimane alle parti per permettere loro di esprimersi a riguardo ed ha rinviato la prossima udienza della cancelleria al 12 dicembre.
Questi ritardi provocheranno uno slittamento del processo che si sta svolgendo davanti alla Corte Suprema, dato che presumibilmente i giudici attenderanno l’esito dell’udienza davanti alla cancelleria prima di fissare una nuova data per il processo. Intanto, sembra che in Italia si sia creato un vuoto attorno alla vicenda, dato che il ministro degli Esteri Federica Mogherini, che si è sempre occupata della caso si sta per trasferire a Bruxelles, e che allo stato attuale mancherebbe pertanto un ministro che se ne occupi in prima persona.
Nel frattempo è previsto per il 23 gennaio il rientro in India di Massimiliano Latore, dopo i quattro mesi trascorsi in Italia per le cure di convalescenza, ritorno che nonostante le voci contrarie viene ritenuto come la mossa strategica migliore anche per non aggravare la situazione dell’altro fuciliere rimasto, Salvatore Girone.