Antonio Conte non sta fermo un secondo. Ogni giorno è in una città italiana diversa per vedere come si allenano le squadre e, se riesce, guarda ogni partita allo Stadio. Il suo comportamento da allenatore quasi maniacale ha dunque trovato uno sfogo anche nel nuovo ruolo da C.T., ma qual è veramente l’obiettivo di Conte? Far vincere la nazionale italiana è giustamente il primo nella lista, il secondo è quello di riportare entusiasmo nei confronti degli azzurri.
Quello che ha detto ai giornalisti durante la mostra “Eroi del Calcio” ne è la lampante affermazione: “Non pensavo di ritrovarmi tra tanti campioni, sono molto sorpreso. Come fare per riportare la gente allo stadio? Attraverso la passione e il nostro entusiasmo bisogna contagiare i tifosi e le famiglie e cercare di invogliarli a vedere le partite dal vivo. La passione per il calcio è sempre tanta, a volte la violenza allontana dagli stadi. Noi dovremo cercare di convincere le persone a godersi le partite e ad applaudire sia il vincitore che lo sconfitto”. Sicuramente gli spettatori si saranno goduti le ultime due uscite della nazionale, ma che idea si è fatto Conte dopo gli incontri con Norvegia e Olanda? “Ma c’è ancora tanto da lavorare – spiega Conte -, in nove giorni si è cercato di portare un calcio più vicino a quello di una squadra di club ed è quello che ci serve per colmare il gap che ci separa da Germania e Spagna. I ragazzi hanno dimostrato grande entusiasmo e l’hanno trasmesso anche a chi ha seguito le partite da casa”
E infine le domande sulle ambizioni azzurre per l’europeo. “Il primo obiettivo è qualificarci alla fase finale, poi dovremo pensare sempre al massimo risultato senza mai porci limiti. L’importante è riportare entusiasmo a tutto il popolo italiano deluso dal Mondiale”