Thohir: “Torneremo ai massimi livelli in due anni, ma senza spese folli”

Pubblicato il 26 Settembre 2014 alle 16:11 Autore: Lorenzo Stella

La linea del ragionamento, della sensatezza e del rigore di bilancio contrastano con la smisurata ambizione di una società calcistica? Secondo il presidente dell’Inter è possibile conciliare entrambe le cose.

Durante un’intervista rilasciata al quotidiano torinese “La Stampa”, Thohir ha rivelato che l’obiettivo della società nerazzurra è quello di tornare ai massimi livelli entro due anni e che riuscirà a raggiungere la meta prefissata non facendo spese folli ma dando “tranquillità ai giocatori con alcuni rinnovi importanti di giocatori come Icardi e Kovacic – spiega Thohir –. Non sono il tipo che si fa prendere dal panico e, magari, compra senza una logica. Sono convinto che serva la programmazione”.

icardi-doppietta

Il magnate indonesiano non nasconde comunque la grande ambizione della società: “Tutti noi conosciamo la storia dell’Inter, in due anni vogliamo tornare tra i dieci club più forti al mondo. Sul campo dobbiamo dare continuità con la presenza in Europa, e stiamo andando in questa direzione. Fuori, invece, serve una forte struttura manageriale. E anche qui ho scelto le persone giuste. Se guardiamo a questo inizio di campionato direi che possiamo tranquillamente competere con loro (la Juventus ndr). Ma il nostro obiettivo è migliorare il quinto posto, certo che vincere lo scudetto non sarebbe poi male.”

Thohir, a proposito di una riforma strutturale del calcio italiano, ha le idee molto chiare: “Mi aspettavo di trovarvi in una situazione di difficoltà, bastava confrontare la differenza tra i vostri ricavi e guadagni con i top club europei. Ma sapevo anche che questo è il torneo più duro di tutti, dove non c’è nulla di scontato, il livello tecnico-tattico è molto alto, non dominano solo due squadre, ma c’è un gruppo molto competitivo.” Forte sostenitore della “Riforma dei campionati, perché 20 squadre sono troppe. Bisogna scendere a 18 per aumentare la competitività del campionato.” Mentre ha una ricetta ben precisa anche per aumentare i ricavi grazie allo spettacolo:  “Rendere il prodotto calcio più ricco in tema di diritti tv, diminuire il numero delle squadre e, non ultimo aspetto, avere degli stadi adeguati alle nostre esigenze.”

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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