Why not, sindaco De Magistris contro tutti “Sarò stato passionale, arrabbiato ma lucido”
Why not: De Magistris, condannato, non si arrende e nonostante le parole del presidente del Senato Grasso per il quale la Legge Severino “va applicata” continua sulla sua linea di (auto)difesa. “Quella sentenza non può condizionare un’elezione democratica, un percorso amministrativo e un’esperienza politica”.
De Magistris concede qualcosa sui toni da lui utilizzati: “Sarò stato passionale, arrabbiato ma – sottolinea il sindaco di Napoli – sono lucido. Non mi diverto ad attaccare una sentenza o a sferrare critiche dure nei confronti delle istituzioni. Per quello che so e che ho visto non ho solo il diritto, ma il dovere di dirle quelle cose”. Non rinuncia ad una stoccata ironica affermando: “Ringrazio Putin e Obama che non sono intervenuti nella vicenda che mi ha visto protagonista oltre al Santo Padre e al comandante della Nato” perché aggiunge “mi pare che siano intervenuti tutti”.
MACALUSO “DE MAGISTRIS PARLA COME BERLUSCONI” – “De Magistris fa parte di una quota di magistrati che ha questa concezione che io chiamerei quasi proprietaria della giustizia. Non è un caso che Ingroia, il quale ha avviato l’inchiesta palermitana sulla cosiddetta trattativa, poi abbia fatto un piccolo partito. Si considerano giustizieri. De Magistris intercettò Prodi e altri parlamentari senza chiedere l’autorizzazione prescritta dalla legge. Ma la cosa più clamorosa è che adesso, nei confronti della sentenza che lo riguarda, suona la stessa musica che abbiamo sentito tante volte da Berlusconi”. A dirlo Emanuele Macaluso, storico parlamentare del Pci, in un’intervista al Messaggero.
VENDOLA “DE MAGISTRIS MI HA DELUSO, ORA SI CAMBI” – “Sono rimasto molto deluso dalle parole di de Magistris. Mi rendo conto che questa per lui sia una pagina di grande turbamento, però ritengo gravi le sue parole, perché lui così prospetta il diritto di immaginare che ci sia una sorta di Cassazione virtuale che di volta in volta stabilisce le sentenze buone e quelle cattive. Nessuno può dire che si tratta di una sentenza politica: mica questo ragionamento vale solo per Berlusconi! Ci si difende secondo le regole”. Così il governatore della Puglia, Nichi Vendola, in un’ intervista al Mattino. “Non si può dichiarare per via politica la nullità delle sentenze”, sottolinea Vendola.
BASSOLINO “DE MAGISTRIS ORMAI È FINITO” – “Napoli è allo sbando e lui litiga con tutto il mondo. Sta reagendo male mentre questo è il momento in cui dovrebbe tenere i nervi sotto controllo. Posso comprendere che lui non si aspettasse questa sentenza, ma è nei momenti difficili che bisogna tenere i nervi a posto. La giustizia va rispettata”. Per l’ex sindaco di Napoli e governatore campano Antonio Bassolino, intervistato dalla Stampa, “l’esperienza politica di de Magistris è finita”. “La sfera giudiziaria seguirà il suo corso e se scatterà la sospensione, come mi sembra più che probabile, ci sarà poco da fare. Ma anche se non dovesse scattare, rimane un problema politico enorme: De Magistris è in grado di andare avanti?” osserva Bassolino. “La città è al collasso, le condizioni sono disastrose e lui fa il sindaco senza una maggioranza. È appeso al voto di un solo consigliere, a un solo voto trasformistico che una volta viene da destra, un’altra volta viene da centro, sempre comunque da gruppi dell’opposizione che gli consentono di stare in piedi”. “L’esperienza di De Magistris è al capolinea, al di là della vicenda giudiziaria. È il momento di ridare la parola ai cittadini”.
IERVOLINO “SONO CERTA CHE DE MAGISTRIS RISPETTERÀ LA LEGGE” – “Non ho approfondito dal punto di vista giuridico la legge Severino e per ragioni di buon gusto credo di essere l’ultima a dover parlare sulla vicenda De Magistris”. Lo dice all’Adnkronos l’ex sindaco di Napoli e ministro dell’Interno Rosa Russo Iervolino a proposito della situazione in cui si trova il primo cittadino partenopeo. “Quello che auguro a lui e alla città -aggiunge- è la migliore sorte possibile. Sono sicura che De Magistris rispetterà fino in fondo la legge ma, quanto a me, credo che il silenzio si addica a chi, quand’era sindaco, è stato attaccato proprio da De Magistris. Quella delle piccole vendette non è una politica che mi si addice…”, conclude Iervolino.
RIFONDAZIONE “SOLIDARIETÀ A DE MAGISTRIS NEL MIRINO DI RE GIORGIO” – “Vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà a Luigi De Magistris. La sentenza di primo grado sulla conduzione di indagini non ha nulla a che vedere con la non possibilità di esercitare il proprio mandato da sindaco. Chi spinge invece per la sua sospensione – da Re Giorgio in giù – sta facendo una operazione politica che nulla ha a che vedere con il rispetto delle regole”. Lo hanno sostenuto Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rc e Giovanni Russo Spena, responsabile Giustizia del partito. Mezzo sostegno a De Magistris arriva anche dall’amico collega Antonio Ingroia: “La mia posizione? È molto semplice: De Magistris è innocente, ma si deve dimettere. Gli ex pm in politica? Rischia solo chi è fuori dal coro, non chi è sotto l’ombrello dei grandi partiti”.