Negli ultimi mesi, il governo della Colombia è impegnato nelle negoziazioni sulla fine del conflitto con le FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo). Tuttavia, di recente l’attenzione è stata rivolta alla riforma della giustizia militare, sulla quale si è interessata anche la comunità internazionale.
Infatti, un gruppo di dodici esperti di diritti umani dell’ONU ha sollecitato il governo e il Congresso della Colombia a riconsiderare la possibile adozione del disegno di legge riguardante la giurisdizione dei tribunali militari, dopo aver espresso le proprie preoccupazioni a tal proposito.
Secondo gli esperti, il disegno di legge potrebbe compromettere seriamente l’indipendenza e l’imparzialità del potere giudiziario, rappresentando “una grave battuta d’arresto nella lunga lotta della Colombia contro l’impunità per le violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani”.
La proposta di riforma della giustizia militare permette una competenza generale ai tribunali militari, fra cui i casi di omicidio, le violazioni del diritto umanitario internazionale, i crimini contro la sicurezza pubblica e altri reati che dovrebbero essere sotto la giurisdizione delle autorità penali ordinarie.
Secondo gli esperti, invece, le azioni dei tribunali militari devono limitarsi ai fatti riguardanti le violazioni e alle infrazioni disciplinari di carattere strettamente militare, anche quando i fatti presunti sono stati commessi dalle forze militari e di polizia.
Il gruppo dei dodici esperti è composto di personalità importanti. Fra queste, in particolare, si segnalano: Mads Andenæs (Relatore Speciale dell’ONU sulla detenzione arbitraria e Presidente del Gruppo di lavoro dell’ONU sulla detenzione arbitraria), Patricia Arias (Presidente del Gruppo di lavoro dell’ONU sull’uso di mercenari), Pablo de Greiff (Relatore Speciale dell’ONU sulla promozione della verità, della giustizia, riparazione e garanzie di non ripetizione), Ariel Dulitzky (Direttore del Human Rights Clinic e Co-direttore del KBH Center for Latin American Law), Michel Forst (Segretario Generale della Commission Nationale Consultative des Droits de l’Homme de la Republique Française), Christof Heyns (Co-direttore dell’Institute for International and Comparative Law in Africa presso l’Università di Pretoria e Relatore Speciale dell’ONU sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie) e Juan E. Mendez (Relatore Speciale dell’ONU sulla tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti).