Niente estradizione, niente Marcello Dell’Utri. E’ questo, tra le righe, il messaggio della giustizia libanese. Lo storico collaboratore di Silvio Berlusconi resta, per adesso, con lo status di arrestato. E i suoi avvocati si ammalano, facendo così saltare l’udienza di convalida.
Già: infatti Massimo Krogh, legale dell’ex senatore Pdl, è stato ricoverato ieri in una clinica, mentre l’altro avvocato, Giuseppe Di Peri, ha depositato un certificato medico che renderà impossibile la sua partecipazione al processo. Ecco che così, la Cassazione, la quale avrebbe dovuto decidere domani se convalidare definitivamente o meno i sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, sarà quasi sicuramente obbligata a rinviare l’udienza. Sarà la stessa corte a decidere se spostare la data oppure no.
“Potrebbe rimanere detenuto fino alla decisione sull’estradizione”, ha affermato il procuratore generale della Cassazione, Samir Hammud. Un’altra tegola per la famiglia Dell’Utri, da ieri pomeriggio a Beirut per assistere Marcello. La famiglia, secondo fonti anonime riportate sul quotidiano libanese Al-Hayat, è “in attesa dell’autorizzazione della procura generale (libanese) per incontrare il loro congiunto nel luogo dove è detenuto nella ‘sezione informazione’ delle forze della sicurezza interna”, (praticamente in una caserma di polizia).
Daniele Errera