Primo si in commissione, in attesa del voto in aula, per fornire gli agenti della pistola elettrica, meglio nota come taser. Il provvedimento, sponsorizzato dal deputato di Forza Italia Gaetano Fontana, sarà affiancato con ogni probabilità dal provvedimento della fotocamera per gli agenti in servizio antisommossa. Gregorio Fontana è estremamente soddisfatto per il primo si per il Taser: “La pistola elettrica Taser, com’è noto, è un’arma di dissuasione non letale: essa produce una scarica elettrica che rende la persona colpita inoffensiva per alcuni secondi, sufficienti alle forze dell’ordine per arrestarla. Il suo utilizzo, pertanto, contribuisce – spiega il deputato – sia a ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti sia a ridimensionare drasticamente il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza, come dimostra l’esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera”.
Il provvedimento arriva dopo una serie di incidenti, tra cui quello successo a Napoli a Davide Bifolco, ed è accolto con una buona dose di ottimismo. Il taser, comunque, sarà definitivamente assegnato agli agenti di polizia solo dopo il beneplacito del ministero della salute, che deve esprimersi sulla reale efficacia dell’arma, visto che, negli ultimi anni, l’arma si è dimostrata in alcuni casi letale.
Sulla questione, invece, critico il MoVimento 5 Stelle, che protesta per la non ammissione di alcuni suoi emendamenti volti a sbloccare gli stipendi del settore della pubblica sicurezza. Approvata, invece, una proposta dei grillini che assegna le auto blu precedentemente in vendita su ebay alle forza di polizia. I provvedimenti elencati fanno tutti parte del decreto stadi per la sicurezza, che nel tempo si è enormemente allargato in quanto a peculiarità.
Insieme al taser potrebbe essere assegnata agli agenti in missione di ordine pubblico, specie durante le manifestazioni, una piccola telecamerina. Il garante della privacy, infatti, ha dato il via libera per la dotazione di una telecamerina, rilasciata dopo una firma dell’agente per la riconoscibilità, che filmi le vicende di ordine pubblico come le manifestazioni, spesso teatri di violenze sia da parte delle forze dell’ordine che da parte dei manifestanti.
Le videocamere saranno dotate di una scheda di memoria su cui verranno segnate data, occasione/missione da svolgere, grado e nome dell’agente che indossa la videocamera. Infine, le immagini, come indicato dal garante, potranno essere archiviate per un tempo limitato di tempo, per poi essere eliminate.