“Ci siamo. La minaccia più temuta è arrivata. E tocca a ciascuno di noi bloccarla, combatterla, e vincerla. È arrivato in questi giorni alla Camera il decreto SbloccaItalia, in realtà uno #SfasciaItalia. Nel decreto ci sono trivelle, inceneritori, inquinamento, appalti facili, cittadini scavalcati da un potere centrale, lobbies che decidono dove far colare il cemento: tutto questo tra poche settimane diventerà realtà con questo decreto-mostro”. Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo sul suo blog.
“Dalle nostre case, dai nostri territori, dalle nostre città, può partire una voce e una battaglia che deve far sentire costruttori, petrolieri, industriali (cioè coloro che hanno ispirato e suggerito questa legge) e il governo, con il fiato sul collo – prosegue il leader cinquestelle – Con lo SfasciaItalia precipitiamo direttamente in questi 5 BUCHI NERI: 1) Più Inceneritori: rifiuti indifferenziati che potranno viaggiare su e giù per l’Italia per riempire inceneritori e salvare così gli impianti destinati alla chiusura grazie alle politiche di raccolta differenziata porta a porta e rifiuti zero 2) Più trivelle per le estrazioni di petrolio e gas ovunque, nella pianura, nei mari, nelle località turistiche, perfino sulle spiagge: migliaia di licenze per i signori della lobby nera 3) Acqua privata: contro il popolo italiano, contro il referendum, contro un diritto fondamentale dell’essere umano. Si favorirà la privatizzazione dell’acqua e i Comuni che sognavano di renderla pubblica verranno di fatto ostacolati. 4) False bonifiche: avremo bonifiche superficiali di terreni inquinati, con piani e progetti decisi univocamente dagli stessi inquinatori. Il dramma della Terra dei Fuochi non ha insegnato nulla. 5) Più Cemento e appalti loschi: si favoriscono grandi opere inutili, deroghe per gli appalti, ancora colate di cemento e lavori affidati agli amici degli amici, incluse le mafie che così avranno – è il caso di dirlo – autostrade spianate. Noi lotteremo ferocemente contro questo progetto devastante, non lasceremo che l’ultimo atto studiato dal governo per mangiare il Paese morso dopo morso, arrivi a termine. Per questo dobbiamo attivarci su tutto il Paese, e abbiamo bisogno di tutti voi – conclude Grillo – Il 10, 11 e 12 Ottobre saremo al Circo Massimo per denunciare i mali dello SfasciaItalia ma anche per raccontarvi i nostri progetti per un’Italia diversa, che tuteli e rispetti il territorio e l’ambiente, che progetti uno sviluppo sostenibile, non foraggi opere inutili, che ascolti i cittadini, si occupi di fornire servizi pubblici essenziali: un’Italia a 5 Stelle”.
Il leader dei Cinque Stelle, in un altro post, se la prende con il ministro dell’Economia. “Mentre il Paese precipita nel baratro della disoccupazione e della recessione, il governo gli dà una spintarella. Togliere il Tfr alle imprese vuol dire metterle in mutande e costringerle a rivolgersi al credito bancario per finanziarsi. Il Tfr è dei lavoratori e su questo siamo tutti d’accordo, ma in un momento di stretta creditizia, provate a chiedere un fido a una banca…(togliere alle pmi una parte consistente della cassa vuol dire strozzarle). Forse riusciranno a saldare i tfr, ma potrebbero chiudere il mese dopo per mancanza di liquidità. Concentrarsi sulla possibilità di spesa, che in gran parte andrebbe ad acquisti legati all’importazione di beni dall’estero, invece che allo sviluppo delle pmi e quindi dell’occupazione con la restituzione dei crediti alle imprese,l’abolizione dell’IRAP, lo sfoltimento della burocrazia che impegna 45 giorni lavorativi e la diminuzione del carico fiscale ci si balocca con misure demagogiche. Padoan, ma chi ti ha dato la patente?”.