Toni Iwobi, il nuovo responsabile immigrazione della Lega di origini nigeriane
Toni Iwobi rischia di apparire come protagonista di una storia di copertina, ma il segretario della Lega, Matteo Salvini, promette tutto il contrario. Ed ecco che il nuovo responsabile del dipartimento per la sicurezza e l’immigrazione della Lega Nord diventa Toni Iwobi di origine nigeriana.
Quella che potrebbe sembrare un’ipocrisia, invece, fa parte del piano di Salvini di allargamento e di contrasto all’operazione Mare Nostrum, oltre che – ma è una costante del Carroccio – all’immigrazione clandestina.
Iwobi rispedisce al mittente le varie critiche: regolarmente in Italia da 38 anni e militante leghista da ben 21, attacca la famosa operazione del sud Italia: “è un’azione tipicamente di razzismo mascherato di un paese civile nei confronti dei suoi cittadini – in quanto – ci sono due tipi di immigrazione: quella regolare, che ben venga, e quella clandestina che è reato ovunque tranne che in Italia”. Poi si interroga: “perché dobbiamo importare nuovi poveri senza poter garantire loro un futuro?”.
Secondo Iwobi “gli immigrati vanno aiutati a casa loro”, in piena continuità con la linea del Carroccio. Il neo responsabile immigrazione del partito padano continua: “ci sono tanti leghisti neri che non vogliono farsi vedere”.
Poi viene tirato in ballo la comparazione con l’ex Ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge: “Io cerco sempre di non paragonarmi alla Kyenge, siamo due persone diverse. In un paese democratico ho scelto la Lega, quindi per cortesia non tirate in ballo la signora, nel rispetto reciproco”. E Salvini rincara, concludendo la conferenza stampa di presentazione: “Sono sicuro che farà più Toni Iwobi in un mese per gli immigrati regolari che la Kyenge in un’intera vita. E se qualcuno definisce ipocrita questa operazione è perché il vero razzismo sta a sinistra”.
Daniele Errera