Per i licenziamenti disciplinari arriva il “super indennizzo”, cioè un risarcimento maggiorato ma senza mediazioni con il lavoratore. E’ questo il progetto allo studio del governo, secondo quanto svelato dal ‘Corriere della Sera’.
IL PROGETTO – La soluzione allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi riguarderebbe un tipo di licenziamento – quello disciplinare, appunto – ad oggi regolamentato in maniera diversa, e cioè con il reintegro automatico.
IL RUOLO DEL LAVORATORE – Sino ad oggi, in caso di licenziamento disciplinare, tocca al lavoratore la scelta tra reintegro ed indennizzo. Con la nuova norma il datore di lavoro potrebbe avere mano libera, decidendo arbitrariamente di sostituire il reintegro con l’indennizzo. Il quale sarebbe maggiorato rispetto all’ammontare standard e terrebbe conto anche dell’anzianità di servizio.
SOLUZIONE SALOMONICA? – La soluzione – che non dispiacerebbe al premier, che ieri non ha mancato di elogiare il sistema britannico, in cui è possibile licenziare con un indennizzo “e la questione è chiusa” – punterebbe a conciliare le esigenze delle varie anime politiche in campo. Se da un lato permetterebbe di superare il reintegro obbligatorio – osteggiato da elementi della maggioranza di governo come NCD – dall’altro l’indennizzo non escluderebbe a priori il reintegro stesso, il cui mantenimento è una battaglia portata avanti dalla minoranza PD. Ma c’è da giurare che ci sarà battaglia sino all’ultimo.