Ecco la Legge di Stabilità: 15-16 miliardi massimo
Basta con le Manovre Finanziarie (oggi denominate ‘Leggi di Stabilità’) alla Governo Prodi, quelle da 30-35 miliardi di euro. Durissime, ma attuate in un periodo espansivo. Oggi, in una spirale di crisi economica e finanziaria, dopo anni di recessione ed ultime serie storiche addirittura di deflazione, un importo simile da accumulare in un periodo di tempo così ristretto come quello della legge fondamentale, sarebbe davvero impensabile. Ecco perché il Tesoro ha ipotizzato una Manovra di 16 miliardi circa.
Tagli alla spesa e maggiori entrate. E’ questo il classico paradigma del Mef che, ogni fine anno, deve impostare per l’anno seguente la legge economica. La prima voce, praticamente la spending review, si dovrebbe attestare sulla cifra di 12 miliardi. Sarà quindi la parte maggioritaria e sarà raggiungibile grazie ai tagli ai Ministeri (su cui stava lavorando ‘mister forbici’, Carlo Cottarelli) e agli enti locali. Ma non chiamateli ‘tagli lineari’, tuonano dall’esecutivo.
Le entrate (e non si intende, in questo caso, un’ulteriore serie di imposte), invece, dovrebbero raggiungere quota 3, massimo 4, miliardi e proverranno dalla lotta all’evasione fiscale (stimata 91 miliardi da Padoan in persona). Questa iniziativa – fortemente voluta dal premier – sarà possibile grazie ad un’innovativa operazione sull’Iva (su cui vi sono pressioni parlamentari per innalzarla ulteriormente, almeno quella del 4%). La spiega l’economista Yoram Gutgeld, vicinissimo a Renzi: “puntare su un deficit vicino al 2,9 anziché al 2,1-2,2% ci darà 10 miliardi di tesoretto che ci permettono di non rendere la manovra troppo pesante. Questi soldi li useremo nella prossima manovra che sarà di natura espansiva”
Poi vi sono 2 miliardi, una piccola fetta della torta. Eppure sono i più enigmatici da reperire. Infatti fonti di Viale XX Settembre (sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ndr) hanno parlato di “una tantum” di natura non fiscale. Su questa somma ci si sta interrogando. Nei prossimi giorni sapremo dire di più, corrispondentemente a maggiori informazioni governative.
Daniele Errera