Si distende il clima tra sindaci e governo. Stamattina oltre 500 primi cittadini hanno presenziato alla manifestazione dentro l’aula di Montecitorio. “Questa occasione, coma ha detto il presidente della Camera, non è una vetrina o un lamento, ma un momento di lavoro insieme. Questo governo ha orecchie aperte e conosce i vostri problemi e a questo invito dei sindaci non intende sottrarsi, quindi diciamo sì a a un nuovo periodo di confronto” afferma nel suo intervento alla Camera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. “La nostra costituzione cita per primi i Comuni, quindi voi – ha proseguito Delrio – siete al centro di quella politica volta al bene comune. E a chi mi ha chiesto se sia più facile stare più qua o dove ero prima, come sindaco, ho risposto che è più facile stare altrove”.
Il presidente dell’Anci Piero Fassino, ha chiesto par condicio al governo in materia di riduzione di spesa e tagli agli sprechi, oggi troppo sbilanciate verso gli enti territoriali. “I sindaci – ha affermato il presidente dell’Anci- hanno assolto e assolvono a una preziosa e mai sufficientemente riconosciuta opera di tenuta democratica del Paese. Chiediamo al Parlamento e al governo di ascoltare le nostre domande. Da un lato la crisi fa crescere la domanda di tutela, di protezione e sostegno che i cittadini chiedono ai comuni; dall’altro gli strumenti e le risorse a nostra disposizione hanno conosciuto, anno dopo anno, una costante riduzione. Le cifre sono chiare: dal 2010 al 2013 i trasferimenti dello Stato ai comuni, sono passati da 16,5 mld a 2,5 mld, l’85% in meno”. “Non mettiamo in discussione il vincolo del pareggio di bilancio – aggiunge Fassino – ma chiediamo di avere più spazi per tornare a investire. Chiediamo autonomia fiscale superando il sistema misto della tassazione, che affida ai sindaci la responsabilità di stabilire aliquote e prelevare tasse ma poi ne conferisce gran parte del ricavato allo Stato. Si decida quali sono i nostri tributi e di quelli i comuni abbiano una piena e esclusiva titolarità”.
Il governo, ha annunciato Delrio rispondendo a Fassino, “sta lavorando anche sul tema dell’autonomia fiscale, perchè la tassazione deve essere legata in maniera strettissima all’assunzione delle responsabilità. Mi occupo di fondi europei e a quanto ho avuto modo di verificare ci sono molti milioni di euro stanziati per fatti concreti e ancora non spesi. Questo governo ha dato segnali non usuali, perche siamo convinti che questa è la stagione del cambiamento”. In merito alla richiesta di una maggiore autonomia impositiva, Delrio ha replicato spiegando che il governo “è convinto che ciò sia possibile”.