Governo avanti su Tfr in busta paga ed alleggerimento Irap
Sugli obiettivi di alleggerimento dell’Irap e Tfr in busta paga il governo tira dritto. Come un carro armato che non conosce soste, in quanto le riforme vanno approvate a tappe forzate, secondo Renzi. E nelle menti del premier e di Padoan si vorrebbe rendere l’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) più leggera, per poi passare al Tfr (Trattamento di Fine Rapporto, la vecchia liquidazione) ed alla sua introduzione nella busta paga.
Il dialogo sindacati-esecutivo è ripreso. Oggetto della discussione è il Jobs act, ma anche l’articolo 18. Quindi la rappresentanza sindacale ed infine il Tfr all’interno delle buste paga.
Discussioni, poi, al Ministero dell’Economia e delle Finanze circa un alleggerimento dell’Irap. La legge di stabilità sarà di 24 miliardi, ma solo 11,5 saranno finanziati da maggiori entrate. Al resto ci penseranno i tagli alla spesa. Sarà così possibile reperire 7 miliardi per i bonus fiscali e 2 per i sgravi fiscali alle imprese sul costo del lavoro. Ma i settori interessati saranno anche l’energia, gli acquisti della Pubblica Amministrazione, scuola, infrastrutture, ammortizzatori sociali, missioni di pace ed altro ancora. Si passa da finanziamenti a razionalizzazioni.
Certo che ad interessare di più in questo periodo è il Tfr in busta paga. Se c’è chi lo ritiene inapplicabile, in quanto insostenibile, dall’altra parte c’è chi lo ritiene fondamentale e spinge per l’approvazione. E’ Angelino Alfano che sostiene come “sarà dato solo su base volontaria” e dal 2015, provocando le proteste di Confindustria e Confcommercio. Enrico Morando, vice Ministro a Viale XX Settembre, rassicura su come “non ci sarà un euro in più di tasse per i lavoratori”.
Daniele Errera