Ebola in Spagna: sotto esame altri casi
Un caso confermato. Altri sotto esame. È in Spagna che il virus Ebola ha fatto registrare il primo episodio di infezione al di fuori dell’Africa: un’infermiera di 44 anni ricoverata ieri mattina, la cui fonte del contagio è ancora da individuare.
Ma questo potrebbe non essere l’unico caso. Altre tre persone sono sotto esame. Lo ha confermato il gestore dell’ospedale, Rafael Perez-Santamarina, nel corso di una conferenza stampa: “Vogliamo tranquillizzare la società. È una cosa che ci ha colto di sorpresa. Ma ora stiamo rivedendo tutti i protocolli di prevenzione, perché non torni a ripetersi”.
Tra i casi sotto analisi c’è anche il marito dell’infermiera, il quale non presenta per ora alcun sintomo. Il secondo caso riguarda un turista di origini nigeriane, passeggero di un volo internazionale proveniente dall’Africa occidentale. C’è poi un’infermiera dell’ospedale Carlo III che ieri ha contattato il servizio di emergenza della comunità. Lo ha confermato un portavoce dell’assessorato alla Sanità. I risultati dovrebbero essere pronti per il pomeriggio.
“Esiste la possibilità che qualcuna delle persone entrate in contatto con lei si siano infettate” ha riconosciuto il coordinatore del Centro di Allerta ed emergenze del ministero della Sanità, Fernando Simon, riferendosi all’infermiera di 44 anni che ha contratto il virus Ebola: “Questo non comporta rischi per la popolazione, ma dobbiamo garantire che questa situazione non torni a prodursi: esiste la possibilità di contagio, è bassa ma esiste” ha precisato.
Le autorità spagnole stanno compilando una lista delle altre persone che potrebbero essere entrate in contatto con la donna, così da poterle monitorare.
La Commissione europea ha nel frattempo chiesto chiarimenti al governo di Madrid: il portavoce Ue, Frédéric Vincent, ha spiegato che occorre infatti capire cosa non abbia funzionato nel sistema sanitario di sicurezza, permettendo a una infermiera di contrarre il virus al di fuori dell’Africa.
“Domani avrà luogo una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria che lavora da mesi su Ebola” ha informato Frédéric Vincent. Il comitato è costituito, tra gli altri, da esperti dei 28 Stati membri e da rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Sulla possibilità di contagio in Europa, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto più fondi al governo: “I tagli al sistema sanitario mettono a rischio anche i sistemi di controllo. Le ispezioni non si fanno da sole. La sicurezza è uno degli aspetti che dobbiamo preservare come priorità. Per questo ho chiesto più fondi nella legge di stabilità”.