FI, Urbani “Il partito crolla come un castello di carte”
“È come quando un castello costruito con le carte da gioco si regge solo perché sono appoggiate una sull’altra. Se si comincia a toglierne una, crolla tutto. La cosa più paradossale è che oggi Berlusconi resta in piedi solo perchè si appoggia al patto che ha fatto con Matteo Renzi sulle riforme costituzionali. Sono due debolezze che si reggono una sull’altra”.
Per Giuliano Urbani, intervistato da Repubblica, “il declino è evidente. Quando anche un combattente come Paolo Bonaiuti lascia Berlusconi, mi sembra chiaro che siamo alla fine di una storia”.
Con il possibile affidamento ai servizi sociali, Silvio Berlusconi “farà felice i vecchietti con la sua personalità prorompente, ma sarà costretto a fare una campagna elettorale monca. Non è più nelle condizioni di negoziare con Renzi”, osserva Urbani, che fu tra i fondatori di Forza Italia.
“Se poi dovesse passare questa riforma del Senato, le cose andranno ancora peggio, perchè il testo attuale della riforma è da irresponsabili. L’impalcatura è molto avventurosa per due ragioni: perchè si regge sull’alleanza tra Renzi e Berlusconi e per la fretta di chi si improvvisa in modo molto approssimativo” conclude Urbani.