Ad affondare il dito nella piaga , nella querelle Fitto-Berlusconi iniziata qualche giorno fa, ci ha pensato Antonio Razzi, senatore di Forza Italia che ospite de “La Zanzara” su Radio 24, con il suo accento abruzzese ha esclamato: “Caro Raffaele, te lo dico da amico: segui i consigli del grande Silvio e fatte nu poco li cazzi tuoi”.
IL CAPO ASSOLUTO E IL SIGNORE – “Noi abbiamo un capo solo e assoluto” – ha continuato Razzi – “Berlusconi ci è stato mandato dal Signore giù in terra per guidarci sulla strada giusta. Gli altri ci portano sulle brutte strade.Silvio è come Gesù Cristo, lui ci porta sempre al bene, lui è un genio ed è anche superiore a Kim Jong-un”. In realtà il fedelissimo di Berlusconi ha una parola per tutti, e fredda acidamente anche David Parenzo, uno dei conduttori del programma radiofonico e Maurizio Crozza che, secondo Razzi, lavorerebbe proprio grazie a lui. Il senatore proprio non ha mandato giù le lamentele di Raffaele Fitto, dopo che Berlusconi aveva definito quest’ultimo qualche giorno fa “figlio di un democristiano”. Questa frase avrebbe toccato l’orgoglio e i sentimenti del parlamentare che ha perso il padre quando era ancora un ragazzino.
I LAGER? NON ESISTONO – In diretta radio il senatore forzista ha tessuto le lodi del suo leader paragonandolo, appunto, a Gesù. Con la stessa convinzione ha parlato della non esistenza dei lager, attaccando il dissidente Shin Dong-hyuk, autore del libro “Camp14″ : “I lager non esistono, questo mi sa che si vuole fare i soldi alle spalle della gente. Ma quando mai ha fotografato un lager? Purtroppo la gente abbocca e lui vende i libri. Questo mi sa che s’è imparato la furbizia, ma io il suo libro non lo compro. Ma mi faccia il piacere, come dice Totò. Tutto inventato.I lager c’erano negli anni Quaranta nella Germania e nella Polonia, ma dove sono oggi questi lager? Lì non c’è”.
POLEMICHE GIORNALISTICHE – Infine, quasi a chiusura intervista, Antonio Razzi si è scagliato contro Franco Di Mare, giornalista e conduttore di “Uno Mattina” che lo avrebbe citato durante un’intervista di pochi giorni fa fatta in studio a Matteo Salvini: “Quel giornalista è caduto in basso, io con lui non sono mai stato a mangiare in una mangiatoia insieme. Ma lui come si permette? Quando ha parlato di me, ha avuto un’espressione che mi ha fatto arrabbiare. E che tengo io, la rogna? Ma come cazzo ti permetti di dire quelle parole così? Guarda, io non avevo niente in mano, sennò avrei spaccato anche la televisione, ero in albergo. Ho scritto a Gubitosi. Io voglio le scuse di Di Mare, io sono sempre un senatore della Repubblica e non gli permetto di offendermi con quell’espressione di maleducazione”.
Erika Carpinella