Mangiare orate e spigole, cotte e servite, spendendo solo 2 euro e 80 centesimi. Dove? Solo a Montecitorio. Nei pressi del Parlamento self service e tavole calde offrono menu a prezzi stracciati, ma solo per chi lavora alla Camera: dipendenti, deputati e senatori.
Secondo quanto riportato dal ‘Messaggero’: “Il self service low cost propone ai dipendenti della Camera un primo di mare, un altro di terra e tre secondi a scelta. piatti semplici, sia chiaro: pennette alle zucchine e al salmone, spaghetti pomodoro e basilico o asparagi e zafferano, la “capperi e olive”; lasagne, pomodori al riso e minestre. Un primo al Marini service può costare 1,40 euro, un secondo a base di pesce o carne 2,80. Un contorno 1,05, la frutta 80 centesimi.”
I prezzi per i dipendenti della Camera sono stati criticati più volte, soprattutto per il fatto che per mangiare nei pressi di Montecitorio si spende di meno che in una mensa universitaria. Ma la strada per eliminare alcuni privilegi sembra ancora in salita. Sempre secondo il ‘Messaggero’: “nel novembre dello scorso anno il vicepresidente della Camera, il 5stelle Luigi Di Maio presentò un ordine del giorno per segnalare un problema che lo affliggeva. Di Maio propose di convertire il ristorante della Camera in self service.” L’odg venne bocciato dopo qualche ora di discussione. Oggi basta arrivare a Piazza San Silvestro per ritrovare i vecchi pezzi stracciati e mangiare con 5 euro, frutta compresa.
Ilaria Porrone