Tutti i giornali di oggi aprono con il sì alla fiducia sul Jobs Act da parte del Senato. La Stampa svela un retroscena: “Spodestati vecchi gruppi di potere”. Il Corriere della Sera avverte: “Dietro le lodi l’inquietudine”. Repubblica attacca Renzi: “Serve la riforma non uno scalpo”. Il Giornale scrive “Così non cambierà il lavoro. Tanto rumore per nulla. La solita sceneggiati di sinistra: i senatori si scannano in Parlamento per una riforma che non esiste. Il governo annuncia sfracelli, poi fa retromarcia. Nel testo l’abolizione dell’articolo 18 non è mai citata”. Il Manifesto titola “Lavoro sporco” e parla di “renzismo terminale”. Libero apre in prima pagina con la formula prevista dal governo per accedere ai fondi per lo spettacolo: “L’ultima legge di Renzi: [(V1max/V1min)xPVD1max]. Il Secolo XIX scrive: “Lavoro, corrida al Senato”. Il Mattino commenta: “E’ l’austerità che fa male ai disoccupati”. Europa “Renzi si gioca subito il Jobs Act: ma il modello Europa non va”. Italia Oggi: “L’articolo 18 c’è ma non si vede”. Il Fatto Quotidiano: “Il Senato si incazza e guasta la festa a Renzi”.