Zamparini is back!
Ci eravamo illusi che fosse cambiato: Maurizio Zamparini da molti mesi ormai non dava cenni di “mal di pancia” di alcun tipo.
La gloriosa cavalcata di Iachini, conclusasi con la promozione in Serie A, sembrava aver convinto il presidente del Palermo circa la bontà di dare fiducia al progetto tecnico. L’inizio della nuova stagione, nonostante un mercato piuttosto turbolento e poco apprezzato dai tifosi, è stato vissuto all’insegna della pazienza e della razionalità.
Dopo il buon pareggio contro la Sampdoria e la sconfitta di Verona contro l’Hellas il Palermo ha fatto bella mostra di sé contro Inter e Napoli, imponendo la parità a due squadre ben più quotate di Barreto e compagni.
Dopo la bella prestazione di Napoli però qualcosa si rompe: contro Lazio ed Empoli i rosanero subiscono due disfatte inaspettate. I 7 gol subiti in due gare provocano il tracollo della squadra di Iachini: a secco di vittorie e con una difesa troppo perforata il Palermo occupa l’ultimo posto in classifica insieme a Parma e Sassuolo.
Il momento di crisi risveglia dal torpore il Presidentissimo Zamparini: al grido di “se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto” la squadra subisce un ritiro punitivo nei pressi di Ajello, in provincia di Udine.
A due passi dalla villa di proprietà del Presidente il Palermo è chiamato ad una immediata riscossa.
Da settimane ormai la panchina di mister Iachini sembra sempre più in bilico. Le accuse di “arroganza” rivoltegli da Zamparini non rendono la sua posizione invidiabile, e gli spettri di Ferrara e Reja aleggiano minacciosamente sulla testa dell’allenatore.
La settimana di fuoco di Zamparini però non si esaurisce così: con grande stupore di tutti la società ufficializza l’assunzione di Fabio Viviani, ex vice di Guidolin sulla panchina dell’Udinese.
Cosa rende tale notizia degna di nota? Un piccolo dettaglio: Fabio Viviani, imposto a Iachini come vice allenatore, è un fedelissimo di Edy Reja, uno dei maggiori indiziati a sostituire l’attuale mister rosanero.
Tale scelta non può che sollevare molti dubbi: l’imposizione di Zamparini rischia di spaccare lo spogliatoio, minando la serenità dello staff tecnico e dando adito a fin troppe voci sull’ex tecnico di Napoli e Lazio.
La quiete del Maurizio furioso poteva ingannare i più, ma l’attesa può ritenersi conclusa: si prevedono grosse novità dal fronte palermitano.