Non è servito Mauro Moretti a Finmeccanica, Emma Marcegaglia all’Eni, Luisa Todini alle Poste ed altre figure chiave in altrettanti settori strategici: la Borsa milanese non risponde positivamente all’iniziativa di rinnovo targata Renzi-Padoan.
Sono Wall Street, attraverso il Dow Jones (+0,9%), e Tokio (+0,62%) a salire. Contrariamente Milano chiude in rosso. Sintomo che, forse, le nomine governative non convincono fino in fondo: calano Enel, Finmeccanica e Terna. Al contrario cresce l’Eni . Per un totale negativo, tuttavia. Infatti Piazza Affari segna un -0,9%. A questo si aggiunge anche l’incertezza su colui (o colei) che succederà a Moretti alle Ferrovie dello Stato. Insomma, una situazione di dubbio generale per i mercati, i quali ancora non sanno come valutare le sostituzioni dirigenziali ed aspettano altre iniziative come il varo del Decreto Economico e Finanziario (DEF).
Ma è comunque una situazione generale, quella del vecchio continente, a non andare: l’indice Zew, ovvero un valutatore che certifica le aspettative economiche delle imprese tedesche, è sceso del 3,5%, facendo registrare una diminuzione di 0,25 della borsa di Francoforte. Quindi Londra e Parigi non portano a casa alcun risultato di grande prospettive. E ne risente l’euro, calato sotto quota 1,38 nel cambio col dollaro: 1,3795 l’odierna valutazione con la moneta statunitense.
Daniele Errera