“In Italia ci sono le tasse sull’energia più alte del mondo e una fiscalità troppo alta limita la competitività delle aziende. Servono riforme come il Jobs act che è una riforma coraggiosa”. A parlare è Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea intervenuto all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. E aggiunge: “L’Italia ha grandi potenzialità se avrà il coraggio e la determinazione di fare riforme strutturali”.
FONDI EUROPEI – Tra le note dolenti, Barroso sottolinea lo spreco riguardo alla spesa dei Fondi Europei: “Dovreste essere tra i migliori in classifica, ma invece siete tra i peggiori assieme a Croazia, Romania e Bulgaria. Questo non è accettabile per un paese con la tradizione europea dell’Italia. L’ho detto a Berlusconi, poi a Monti, a Letta e adesso a Renzi: perdere tanti soldi per carenze amministrative, è uno spreco inammissibile”. E poi, a proposito della nuova tranche di fondi, Barroso avverte: “Tra il 2014 e il 2020 l’Italia avrà più di 40 miliardi di euro. Spero che sia in grado di spenderli e di investirli”.
SALASSI COMUNALI – A proposito di tasse, la conferma dell’attitudine dell’Italia ad un prelievo ingente arriva anche dall’ultima indagine della Cgia di Mestre sulle tasse comunali. A parlare è il segretario Giuseppe Bortolussi: “Il forte aumento dalla tassazione comunale registrato in questi ultimi anni è da addebitare, in particolar modo, ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali”. Tra le città dove c’è un vero e proprio salasso, spiccano Bologna, Roma e Bari: “Tra il 2010 e il 2014, i Sindaci di Bologna, Roma e a Bari hanno subito una sforbiciata delle risorse del 48 per cento: Milano del 63 per cento e Venezia addirittura del 66 per cento. Con questi tagli i Comuni sono stati obbligati a ridurre i servizi e ad aumentare le tasse locali, penalizzando soprattutto le famiglie meno abbienti”. Al top c’è Bologna, dove è previsto un livello di tassazione medio pari a 1.610 euro, nel caso di abitazioni di tipo civile A2. Per quelle A3 – di tipo più economico – a farla da padrone è Roma, con circa 1.100 euro. Notizie non certo migliori arrivano riguardo all’addizionale Irpef: in quasi tutte le città l’addizionale comunale ha raggiunto l’aliquota massima dello 0,8 per cento, con Roma addirittura allo 0,9. E si parla delle addizionali pagate nel 2014 ma riferite all’anno 2013. Per la serie: il peggio deve ancora arrivare.