Sondaggio Ipr per Tg3: solo un Italiano su 10 si dichiara Euroconvinto

Sondaggio Ipr per Tg3: solo un Italiano su 10 si dichiara Euroconvinto

Il sondaggio Ipr presentato al Tg3 si occupa di temi molto diversi tra loro, partendo dalla fiducia nel Governo e nei leader politici e passando per la crisi di consenso che sta attraversando Forza Italia e per i sentimenti degli Italiani nei confronti dell’Europa. Iniziando dalle questioni interne, vediamo che il Governo oggi ottiene 43 punti di fiducia, con i primi tre ministri che godono di un giudizio positivo (Boschi, Lupi e Pinotti) intorno al 40%. Tra i leader, è Renzi il più gradito con 57 punti di fiducia (nettamente superiori rispetto al Governo da lui presieduto), mentre Alfano si deve accontentare del 26%, Berlusconi del 23% e Grillo del 20%.

Riguardo a Berlusconi, come di consueto i momenti di difficoltà personale dell’ex Premier coincidono con momenti difficili per il partito di cui continua ad essere leader indiscusso: oggi Forza Italia è scesa nelle intenzioni di voto secondo quasi tutti gli istituti di ricerca, e si attesta su cifre generalmente inferiori al 20%. Secondo i suoi stessi elettori, il momento di difficoltà sarà però presto superato con una nuova riscossa che rimetterà il partito nella sua posizione di centralità, ma è interessante notare che il 34% degli elettori di Berlusconi pensa che il suo partito sia giunto al tramonto: è un elettore su tre quindi a pensarla così, vedendo quindi nella possibile uscita di scena di Berlusconi la fine del partito stesso.

Per quanto riguarda l’Europa, i dati rivelati dal sondaggio Ipr sono particolarmente negativi: solo il 10% degli elettori Italiani si dichiara Euroconvinto, mentre il 70% è critico nei confronti dell’Europa unita ed il 15% è scettico sulla sua utilità, ed in particolare su quella della moneta unica. A poco più di un mese dalle elezioni Europee, una visione così negativa dell’Europa non può che far pensare a due possibili scenari, entrambi verosimili: il primo vede il forte aumento dell’astensione, mentre il secondo figura un aumento delle forze anti-europeiste, che potrebbero incontrare la propria svolta proprio in occasione di queste elezioni.