Un passo indietro solo parziale, utile a trovare una strategia migliore per raggiungere l’obiettivo. Il governo della Catalogna ha infatti comunicato ieri di aver rinunciato a organizzare il referendum sull’indipendenza che doveva tenersi il 9 novembre: ma nella stessa giornata si terrà comunque una consultazione popolare.
La decisione di abbandonare la strada del referendum è stata presa nel corso di una riunione che il presidente della Catalogna Artur Mas ha avuto con i partiti che sostengono la causa indipendentista della regione. “Il governo ha constatato che il referendum non può tenersi”, ha spiegato Joan Herrera, dirigente di Iniciativa per Catalunya-Verts.
Stamattina Mas ha annunciato il cambio di strategia: nella giornata del 9 novembre i cittadini catalani saranno comunque chiamati a esprimere la loro opinione sull’ipotesi di indipendenza.
Sarà una “consultazione tra cittadini” ha dichiarato Mas, secondo il quale questa soluzione rientra nelle leggi spagnole.
Photo by Stasiu Tomczak – CC BY 2.0
Una consultazione, dunque, una specie di sondaggio e non più un referendum. Il confine giuridico è sottile: la costituzione spagnola non permette di indire referendum ai quali non possano partecipare tutti i cittadini del paese.
Potranno dire la loro tutti i catalani dai sedici anni in su. In campo ci saranno 20.000 volontari: “La gente potrà comunque depositare il proprio voto alle urne e l’effetto sarà esattamente lo stesso. Dipenderà dalla gente, se vi sarà una partecipazione sufficientemente chiara. Perché si veda che la gente vuole una consultazione definitiva con tutte le garanzie”.
Il ricorso del governo spagnolo alla corte costituzionale ha bloccato di fatto la consultazione popolare e ha anche aperto una spaccatura all’interno del fronte indipendentista. Mas ha infatti spiegato che alcuni partiti politici avrebbero preferito continuare sul sentiero che conduce al referendum, innescando un esplicito muro contro muro con Madrid.
Il leader del governo catalano ha affermato inoltre che il voto del 9 novembre non sarà “l’ultima parola”. Mas ha dichiarato infatti che le elezioni politiche per il governo catalano potranno essere trasformate in una sorta di referendum: un ulteriore modo per mettere pressione sul governo spagnolo.
Immagine in evidenza: photo by Stasiu Tomczak – CC BY 2.0