Il governo indiano sta valutando la proposta presentata dall’Italia per una “soluzione consensuale” del caso dei due marò sotto accusa in India per la morte di due pescatori nello stato di Kerala. È quanto scrive oggi il giornale indiano “Economic Times”, sottolineando che la mossa appare come “un ammorbidimento della posizione” di Nuova Delhi sul caso. Secondo fonti del governo di Narendra Modi, la proposta italiana è allo studio del ministero dell’Interno e dei vertici della sicurezza nazionale. E Modi ha affidato a Ajit Doval, ex capo dell’intelligence indiana ora suo consigliere per la sicurezza nazionale, il compito di presiedere a breve un incontro ad alto livello per discutere della questione.
Secondo quanto scrive ancora il giornale indiano, il ministero dell’Interno ha preparato una nota in risposta alla proposta italiana, che dovrà passare il vaglio dei consiglieri legali del governo. “Entrambe le parti stanno dialogando per una soluzione” ha dichiarato ancora una fonte definita “vicina alla parte italiana”. È fissata per il 12 dicembre prossimo la nuova udienza della Corte Suprema che deve valutare l’istanza italiana di ricusazione della competenza sul caso della National Investigation Agency (Nia), l’antiterrorismo indiano. “India finora ha mantenuto una posizione rigida sulla questione che ha fatto aumentare la tensione tra i due paesi”, scrive infine il giornale, facendo quindi intendere che il nuovo governo di Modi potrebbe abbandonare questa linea.