Sondaggio Euromedia per Ballarò: il lavoro è la preoccupazione degli italiani, Landini ha il doppio dei consensi di Vendola

Pubblicato il 14 Ottobre 2014 alle 23:59 Autore: Piotr Zygulski
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Sondaggio Euromedia per Ballarò: il lavoro è la preoccupazione degli italiani, Landini ha il doppio dei consensi di Vendola

La puntata di Ballarò del 14 ottobre 2014 è iniziata con un approfondimento sulla recente alluvione di Genova, tra le responsabilità politiche e i budget stanziati nel contrasto al dissesto idrogeologico.

Tra i diversi punti toccati è emerso che Beppe Grillo si è recato nelle zone alluvionate e altrettanto hanno fatto i ministri della difesa Roberta Pinotti e dell’ambiente Gian Luca Galletti, in rappresentanza del Governo; tuttavia molti hanno notato l’assenza del premier Matteo Renzi. Nel primo sondaggio Euromedia mostrato nel corso della trasmissione da Alessandra Ghisleri, è stato posto agli intervistati se Renzi sarebbe dovuto andare a Genova. Secondo la maggioranza dei rispondenti, il 56,7%, il capo del Governo avrebbe dovuto recarsi nel capoluogo ligure. Nel dettaglio, è il 30,7% ad affermare che avrebbe dovuto farlo per portare solidarietà e il 26% lo avrebbe voluto vedere spalare con i genovesi. Contrario invece un 29,8% che avrebbe considerato ciò l’ennesima passerella e un altro 10,1% che ritiene il premier di maggiore aiuto a Roma.

Nel corso del talk show sono poi stati affrontati altri temi, dalla manovra finanziaria del Governo alle proposte in materia fiscale.

Durante gli ultimi minuti della trasmissione la sondaggista Ghisleri ha presentato i dati di altri quesiti posti agli italiani. Innanzitutto è stato chiesto agli intervistati quali sentimenti abbiano per l’Italia. In vetta alle risposte vi è la preoccupazione al 31,1%, seguita dalla rassegnazione – secondo la sondaggista, in netto aumento rispetto alla rilevazione dell’anno precedente – che con il 22% scavalca i sentimenti di rabbia, ora al 14,4% ma un tempo era assai più alta. Prova abbandono il 14% del campione e fiducia solamente l’11,4%.

Poiché la preoccupazione è il sentimento predominante, Euromedia ha voluto approfondire il quesito chiedendo quali siano i timori che tolgono il sonno agli italiani. Innanzitutto la perdita del lavoro o la paura di non trovarlo, al 29,8%, dunque il declino del paese al 19,8% e la burocrazia al 9,4%, un valore quasi analogo anche per la paura di impoverirsi (9,2%) e i governanti non all’altezza del loro ruolo (8,9%).

Che fare per far ripartire la nostra economia? Per coloro che hanno risposto al sondaggio Euromedia trovare lavoro è la priorità per tornare a crescere (18,7%). La riduzione delle tasse è la seconda tra le risposte più indicate (10,7%), quasi pari merito alla difesa del posto di lavoro (10,3%). Seguono, infine, il controllo dei conti pubblici, con l’8% del campione che indica questa opzione, e investimenti nella formazione e nella ricerca, al 7,6%.

Per concludere, sono stati presentati i dati relativi alla fiducia nei principali esponenti politici. Primeggia la classifica, come sempre, Matteo Renzi, in crescita al 49%, seguito dai leader di opposizione Silvio Berlusconi al 29,8% – meno della somma complessiva della sua coalizione data tra il 32% e il 34%– e Beppe Grillo al 21,6%, che grosso modo raccoglie il consenso del Movimento 5 Stelle. In quarta posizione un leader che proviene dal mondo sindacale, il segretario generale della FIOM-CGIL Maurizio Landini, che ha un appeal del 21,1% e viene perciò additato come possibile leader di un ipotetico “partito del lavoro” che raccolga le sigle di sinistra che si oppongono alle misure renziane di flessibilità. Dietro di lui si collocano il leader leghista Matteo Salvini al 20,2%, Giorgia Meloni al 16,3% e il ministro degli interni Angelino Alfano al 14,2%, che risulta in diminuzione. Fanalino di coda per Nichi Vendola, che paga anche una minore esposizione mediatica, al 10,5%, grosso modo la metà di quelli di Landini, nonostante entrambi insistano su un’area politica analoga.

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L'autore: Piotr Zygulski

Piotr Zygulski (Genova, 1993) è giornalista pubblicista. È autore di monografie sui pensatori post-marxisti Costanzo Preve e Gianfranco La Grassa, oltre a pubblicazioni in ambito teologico. Nel 2016 si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, proseguendo gli studi magistrali in Filosofia all'Università di Perugia e all'Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), discutendo una tesi su una lettura trinitaria dell'attualismo di Giovanni Gentile. Attualmente è dottorando all'Istituto Universitario Sophia in Escatologia, con uno sguardo sulla teologia islamica sciita, in collaborazione con il Risalat Institute di Qom, in Iran. Dal 2016 dirige la rivista di dibattito ecclesiale Nipoti di Maritain. Interessato da sempre alla politica e ai suoi rapporti con l’economia e con la filosofia, fa parte di Termometro Politico dal 2014, specializzandosi in sistemi elettorali, modellizzazione dello spazio politico e analisi sondaggi.
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