Sondaggio Datamedia: Renzi e il PD cedono terreno, vola SEL, bene il M5S
Il consueto sondaggio Datamedia del mercoledì registra cambiamenti un po’ più spinti di settimana scorsa. Se da un lato il PD cede uno 0,4% ma rimane su uno straordinario 40%, SEL trova una rinnovata spinta dalle polemiche a sinistra sul Jobs Act, lo stesso driver che probabilmente riporta il M5S oltre il 20%
Il PD rimane comunque su valori molto alti che garantirebbero una comoda vittoria in elezioni politiche anticipate, soprattutto per la frammentazione della sua opposizione. Infatti Forza Italia non si schioda da un pessimo 13,5%, valori non toccati dai tempi peggiori del PDL nell’autunno 2012, prima del ritorno del Cavaliere sulle scene. Vediamo i dati:
A destra invece continua l’ottimo momento delle ale più radicali, la Lega Nord e Fratelli d’Italia, che sono entrambi in aumento rispettivamente al 8,2% e al 4%.
Non è un caso che Berlusconi sia intenzionato a stringere alleanze più strette con questi movimenti, che interpretano i sentimenti anti-immigrati e anti-euro molto in voga in alcuni segmenti, piuttosto che con il NCD del “traditore” Alfano, che cala ancora al 2%. Assieme all’UDC, stabile al 1,2%, raccoglierebbero solo il 3,2%.
SEL e il Movimento 5 Stelle beneficiano del malcontento a sinistra per la riforma del lavoro e probabilmente assorbono voti dagli Altri Partiti, all’interno dei quali vi sono anche partiti di estrema sinistra.
Datamedia rileva anche la fiducia in Renzi, che è in leggero calo al 50%, su livelli comunque assolutamente invidiabili per un premier in carica