“Noi abbiamo parlato spesso della Grecia, o del Portogallo, ma siamo stati molto vicini all’abisso anche con l’Italia. E con la Spagna, e la Francia. Italia e Francia erano sotto il severo scrutinio dei mercati in momenti estremamente drammatici. Molti pensano che la situazione italiana sia il risultato di qualcosa che ha combinato Angela Merkel, o l’Unione Europea, o Lehman Brothers. Questo è ridicolo. Chi ha creato il debito pubblico italiano? La signora Merkel?“. Così Josè Manuel Barroso, presidente uscente della Commissione Ue, in un’intervista al Corriere della Sera.
Barroso smentisce che l’Ue abbia imposto raccomandazioni. “Le regole che i governi devono seguire sono state scelte, e poi decise imperativamente, proprio da loro, nel Consiglio dei ministri Ue. Anzi, loro stessi le hanno poi rafforzate. La Ue non ha imposto un bel niente e la Ue non è Bruxelles, ma un’ unione collettiva di governi”, sottolinea. “Non può durare per sempre il vecchio concetto: europeizzazione del fallimento, nazionalizzazione dei successi. Spesso ottenuti perfino senza una maggioranza parlamentare”.
Sulla flessibilità, “secondo i criteri della Ue, le regole decise nel Consiglio dei governi valgono per ogni Paese. Noi non possiamo avere standard differenti. Sarebbe inaccettabile e ingiusto accordare un trattamento di favore a qualche Paese”, afferma Barroso, secondo cui “se i leader politici della Ue comprendessero che sono loro a rappresentare il loro progetto, e non la Commissione europea o qualche altra istituzione, le cose sarebbero più facili per tutti”. In merito alla manovra italiana da 30 miliardi, “aspetto di vedere nei dettagli il piano di Stabilità, fra poche ore. Non commento indiscrezioni di stampa”, chiosa Barroso.