Borsa giù, Piazza Affari perde il 3%. Pil italiano fermo dal 2011
Nel giorno della presentazione della Legge di Stabilità, non arrivano buone notizie per l’economia italiana. Piazza Affari ha perso in poche ore il 3% a causa di una cospicua tornata di vendite dovute ai timori dei mercati sulla tenuta dell’Eurozona. La borsa di Atene è andata giù addirittura di 9,3 punti.
Intanto arrivano anche dati tutt’altro che positivi riguardo al Pil. L’Istat, infatti, ha confermato il calo dello 0,2% nel II trimestre tagliando il dato tendenziale dal -0,2 al -0,3%. Dopo la diffusione dei dati, lo spread Btp/Bund è schizzato a oltre 155 punti dopo aver chiuso ieri a 146. Più in generale, il Pil non cresce più da tre anni e anzi è in calo dal III trimestre del 2011. A parte la variazione nulla riscontrata nel III trimestre 2013 e nel I trimestre di quest’anno, la crescita infatti è sempre stata negativa.
Il Prodotto interno lordo, infatti, è risultato negativo pure nel quarto trimestre del 2013: -0,1%, quando finora ci eravamo illusi di aver centrato un mini-rimbalzo, dato che la ‘vecchia’ stima indicava un +0,1%. Peggiora anche la variazione acquisita per il 2014 che è pari a -0,3%: nell’ultima stima diffusa lo scorso 29 agosto era al -0,2%. Dai dati dell’Istituto nazionale di statistica emerge anche un peggioramento dell’andamento del rapporto deficit/Pil. Nei primi due trimestri del 2014 il rapporto tra indebitamento netto e Prodotto è stato pari a 3,8%, con un peggioramento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Nel secondo trimestre, in particolare, l’indebitamento è stato dell’1,1%, superiore di 0,4 punti percentuali nel confronto con lo stesso trimestre del 2013. Si tratta comunque di dati stagionali, frutto anche della varianza delle entrate fiscali, che non hanno valore agli occhi di Bruxelles.
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM