Mozambico: al voto un paese simbolo
Mozambico al voto oggi. Tre i personaggi che si sfidano, quasi certo il vincitore. Si chiama Felipe Nyussi, ha 55 anni, è l’attuale ministro della Difesa ed è il delfino del presidente uscente Guebuza. Quest’ultimo, costretto a non ripresentarsi dalla costituzione, non uscirà affatto dai giochi della politica dato che rimane il leader del Frelimo, il partito al potere dalla fine della guerra civile.
Uno degli sfidanti è Afonso Dhlakama, che si presenta per la quinta volta sotto le insegne della Resistencia Nacional Moçambicana, cioè la Renamo, il movimento ribelle da lui guidato durante la lunga guerra civile terminata nel 1992.
Dato politicamente per finito dopo il 2009 (quando raccolse circa il 19 per cento dei voti), in questa campagna elettorale è praticamente resuscitato anche perché negli ultimi due anni la sua formazione in diverse occasioni – in una sorta di revival anacronistico – ha ripreso le armi contestando ai vecchi nemici del Frelimo di usare il potere per emarginare qualunque opposizione.
Photo by Stig Nygaard – CC BY 2.0
Il secondo sfidante è il 50enne Daviz Simango, sindaco di Beira, seconda città del Paese. Fuoriuscito dalla Renamo, Simango ha fondato nel 2009 il Movimento Democratico de Moçambique. “Basta con la paura” è stato uno dei suoi slogan elettorali, che significa anche basta col dualismo Frelimo-Renamo. Ed è proprio lui il personaggio emergente del Mozambico.
Di fatto il Mozambico arriva a queste elezioni con lo scettro di paese delle opportunità africane: una crescita quasi a due cifre (seppure con qualche flessione), una stabilità politica importante e la scoperta di grandi giacimenti di materie prime strategiche (petrolio, gas naturale, carbone).
Grandi attrattive, queste, per gli investitori stranieri. Ma in questi venti anni di stabilità la classe politica al potere non ha saputo distribuire la ricchezza.
Il Mozambico rurale vive ancora di agricoltura di sussistenza e l’accesso a sanità, acqua potabile, istruzione è aumentato in proporzione minima rispetto alla crescita. Tutto questo logora il potere eterno del Frelimo.
Oggi Nyussi difficilmente riuscirà a raggiungere il 75 per cento ottenuto da Guebuza nel 2009. C’è addirittura qualcuno che ipotizza un “incredibile” ballottaggio presidenziale proprio con Simango del Movimento Democratico Mozambicano.
Immagine in evidenza: photo by Meraj Chhaya– CC BY 2.0