Diretto e duro come al solito. Il presidente russo Vladimir Putin affida a un giornale serbo la sua lettura sui fatti degli ultimi mesi: dalle sanzioni nei confronti di Mosca all’Ucraina, dal gas ai rapporti con gli Stati Uniti.
Secondo Putin, il presidente Barack Obama ha nei confronti della Russia un atteggiamento “ostile”. Sbagliato e pericoloso “esercitare ricatti sulla Russia”: instaurare un clima avverso tra le maggiori potenze nucleari mondiali pone rischi “per la stabilità strategica”.
“Le illegittime misure restrittive non stanno portando a una soluzione, stanno complicando il dialogo. Da parte nostra” prosegue Putin, “siamo pronti a sviluppare una cooperazione costruttiva basata sull’eguaglianza e il riconoscimento dei reciproci interessi”.
Vladimir Putin ha parlato di questo e altro con il quotidiano serbo Politika L’intervista è stata diffusa nelle scorse ore dal Cremlino e arriva in concomitanza con la visita di Putin a Belgrado, dove si festeggia il 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo.
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L’agenzia di stato russa Itar-Tass ha scritto che Belgrado si è preparata a lungo ad accogliere Putin: manifesti con la scritta “benvenuto presidente” in serbo e in russo tappezzano la città. L’anniversario cadrebbe il 20 ottobre ma le autorità serbe hanno anticipato i festeggiamenti per adattarsi agli impegni di Putin.
Come sottolineato dal Guardian, la Russia intende dimostrare così di avere ancora influenza vicino al cuore dell’Europa. La Serbia da parte sua rinsalda i rapporti con Mosca, attore influente e ricco di energia da vendere, a poche settimane dall’inizio dell’inverno.
Putin ha in programma di firmare con la Serbia sette accordi commerciali, anche in ambito militare: una mossa che l’Unione europea non ha gradito. Già un paio di giorni fa Bruxelles aveva chiesto a Belgrado di rispettare le sanzioni contro Mosca in quanto futuro membro dell’Unione.
Secondo Putin, ciò che è accaduto in Ucraina lo scorso febbraio (le proteste di piazza Maidan, la fuga di Janukovyč) è stato un colpo di stato: “Particolare preoccupazione suscita la situazione in Ucraina, dove in febbraio è stato compiuto un colpo di stato anticostituzionale da parte dei nazionalisti e altre formazioni radicali”.
Spazio anche alla questione energetica: “Per quanto riguarda il futuro delle esportazioni di gas russo in Europa, rimane il problema del transito attraverso il territorio ucraino” ha dichiarato: “Una soluzione ovvia sarebbe quella di diversificare le rotte di distribuzione” ha aggiunto facendo riferimento al progetto del gasdotto South Stream.
Putin ha fornito al Politika anche la sua opinione sui paesi ai confini con la Russia: “Fenomeni di neonazismo sono diventati abituali in Lettonia e negli altri Paesi baltici: oggi è nostro impegno comune opporci alla eroizzazione del nazismo”.
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