Sondaggio IPSOS per Ballarò: ampio apprezzamento per il tetto agli stipendi dei manager pubblici
Sondaggio IPSOS per Ballarò: ampio apprezzamento per il tetto agli stipendi dei manager pubblici
Fra i temi dell’attualità politica sono stati senz’altro centrali nei giorni scorsi le nomine a capo delle società pubbliche da parte del governo, e il sondaggio realizzato da IPSOS e presentato come ogni martedì durante la trasmissione Ballarò non poteva che partire da qui, ponendo in particolare l’accento sul “tetto” massimo agli stipendi dei manager pubblici annunciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, fissandolo al livello dello stipendio del Capo dello Stato: una decisione particolarmente popolare, con oltre tre quarti degli intervistati che ritiene che essi guadagnino troppo, a fronte di un 17% che pensa, invece, possa essere dannoso, in quanto non attrarrebbe i più capaci nella gestione della cosa pubblica. Il 50% degli italiani però risulta colpito maggiormente dagli stipendi alti dei manager pubblici perché non risultano legati ai risultati come accade invece nel privato, mentre il 42% ritiene che il problema maggiore dei maxi compensi sia dovuto alla proporzione rispetto agli stipendi dei dipendenti.
La categoria più detestata però rimane ampiamente quella dei politici, indicata dal 53% degli intervistati e in moda particolare da disoccupati, giovani e casalinghe, con percentuali ben sopra il 60%. I politici risultano seguiti a grande distanza dai sindacalisti all’11%, i magistrati al 9%, appunto i manager pubblici al 7%, gli imprenditori al 6%, i giornalisti dal 5% e infine gli intellettuali/professori, categoria più odiata rispetto a tutte le altre da una persona su cento. E dopo aver presentato le intenzioni di voto, il sondaggio IPSOS di Ballarò si diverte a giocare su chi proprio fra i politici potrebbe essere il “superstite” se si applicasse la frase riferita a Highlander “ne resterà soltanto uno”: in questo caso il 45% pensa senza dubbio a Matteo Renzi, il 22% ancora punta sull’”immortalità” di Silvio Berlusconi e il 13% indica Beppe Grillo, con una persona su cinque che però non sa chi indicare o non pensa a nessuno di questi.