Sondaggio Swg: centrosinistra recupera su centrodestra e Movimento 5 Stelle. TFR? Decidano i lavoratori
Sondaggio Swg: centrosinistra recupera su centrodestra e Movimento 5 Stelle. TFR? Decidano i lavoratori
Venerdì 17 ottobre è stato pubblicato il sondaggio settimanale dell’istituto SWG. Questa settimana tutti i quesiti politici riguardano le preferenze degli italiani in merito alla destinazione del TFR; segue infine, immancabilmente, l’analisi delle intenzioni di voto ai partiti politici.
Innanzitutto è stato chiesto, rispettivamente a lavoratori subordinati e a lavoratori autonomi, quali affermazioni condividessero maggiormente. La maggioranza relativa di entrambi, con una prevalenza che si fa più marcata per i dipendenti (42% contro il 39% degli autonomi), condivide il fatto che spetterebbe al lavoratore decidere quando percepire il proprio TFR, in quanto sono soldi suoi, a prescindere dalle condizioni economiche dell’impresa. Un terzo dei dipendenti e il 26% degli autonomi ritiene che il pagamento immediato del TFR metterebbe in seria difficoltà le imprese. Infine la possibilità di un accordo tra banche e imprese, per permettere a queste di sopportare l’esborso, è un’ipotesi condivisa dal 17% dei dipendenti e dl 26% degli autonomi.
Se, come abbiamo visto, una buona parte ritiene che dovrebbe essere il lavoratore a decidere, nel singolo caso, sulla destinazione del proprio TFR, quali sarebbero le scelte più gettonate? Nessuna delle ipotesi vedrebbe una maggioranza assoluta, tuttavia il 37% preferirebbe lasciarlo in azienda e percepirlo al termine del periodo lavorativo. Segue un 28% che – come da proposta del Governo – vorrebbe un anticipo parziale del TFR, mentre solo il 15% lo destinerebbe interamente in busta paga. Un altro 10% pensa invece ai fondi pensione integrativi .
Va notato che la percentuale dei soggetti con età inferiore ai 35 anni che vorrebbe subito tutto il TFR in busta paga scende al 13%.
Se oggi si tenessero le elezioni, come voterebbero gli italiani? L’istituto SWG lo ha domandato tra il 13 e il 15 ottobre a 1000 intervistati con metodologia CAWI, ossia ad un campione rappresentativo nazionale che ha risposto via web.
Rispetto alla scorsa settimana il centrosinistra recupera su centrodestra e Movimento 5 Stelle. In particolare, il Partito Democratico cresce di oltre un punto, portandosi al 39,6% dal 38,4%, Forza Italia scende al 17,2% (-0,7) e il M5S al 19,9% (-0,9).
La Lega Nord mostra un lieve calo al 7,8% (-0,1), mentre più marcato è quello di Fratelli d’Italia al 3,2% (-0,5) e del NCD al 4,1% (-0,3).
Bene invece SEL, che acquista due punti decimali e sale al 2,4%, salgono anche i Verdi allo 0,6% (+0,1); Rifondazione Comunista cede leggermente e si colloca all’1,2% (-0,1), mentre l’IDV resta stabile allo 0,4%.
A non esprimersi è il 45,5% degli intervistati, in calo dalla rilevazione precedente, quando questa quota costituiva il 46,2%.