Presidente Camera Boldrini richiama Renzi “Troppi decreti legge”
Nella giornata di ieri, mentre esplodeva il dibattito a distanza tra il governo e le Regioni sulla Legge di Stabilità, sollecitata dai gruppi parlamentari di Lega Nord e Forza Italia, la Presidente della Camera Laura Boldrini ha scritto al premier Matteo Renzi per richiamarlo sull’eccessivo ricorso ai decreti legge.
L’uso di smodato di questi, secondo la terza carica dello Stato “rischia di alterare il fisiologico assetto costituzionale dei rapporti tra Governo e Parlamento”. Inciderebbe inoltre sulla programmazione dell’attività parlamentare impiegando tempo dell’attività legislativa nella discussione di provvedimenti d’urgenza.
Da inizio legislatura, come fa notare la Boldrini, i decreti legge sono stati 48, 20 quelli del governo Renzi. Oltre ad inasprire i rapporti tra maggioranza ed opposizione, l’eccessivo ricorso ai decreti impedirebbe “lo svolgimento di un’adeguata istruttoria presso Commissioni competenti” a causa delle scadenze costituzionali.
La Presidente della Camera ha anche invitato il Presidente del Consiglio a rispondere al question time. Per la Boldrini sarebbe una questione “non inedita, attiene alla mancata osservanza delle disposizioni regolamentari in tema di interrogazioni parlamentari a risposta immediata, laddove si prevede che nell’ambito di ciascun calendario dei lavori il Presidente del Consiglio dei ministri o il Vicepresidente del Consiglio intervengano per due volte e per una volta i ministri competenti per le materie su cui vertono le interrogazioni presentate”.
La risposta del Governo è immediatamente arrivata tramite il ministro dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi che ha assicurato la pronta risposta di Matteo Renzi alle sollecitazioni della Boldrini.
Il ministro ha inoltre fatto notare come il numero dei decreti dei governi precedenti (Monti e Berlusconi) non è di gran lunga differente da quello dell’attuale governo: 24 quelli del governo tecnico, 27 quelli dell’ex Cavaliere. La Boschi ha sottolineato anche che dei 29 decreti in questione ne siano stati approvati soltanto tre.
Felice Tommasino
