Nuova ‘tegola’ per il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden: il figlio Hunter cacciato dalla Marina perché positivo alla cocaina.
Il Wall Street Journal giovedì ha infatti riportato la notizia secondo la quale Hunter, il figlio minore di Biden avrebbe terminato nel febbraio 2014 la sua breve carriera in Marina poiché trovato positivo alla cocaina in un test antidroga effettuato appena un mese dopo il suo arruolamento il 7 maggio 2013.
La notizia arriva a pochi giorni dalle scuse ufficiali che il vicepresidente americano ha dovuto fare Turchia ed Emirati Arabi Uniti per averli accusati di sostenere i jihadisti sunniti. Hunter Biden, avvocato 44enne, si era arruolato relativamente tardi nella Marina ed era stato destinato al Dipartimento di relazioni pubbliche di Norfolk, in Virginia, un’unità di riserva.
Joe Biden in un incontro pubblico aveva manifestato nel 2013 le sue perplessità in merito alla decisione del figlio di arruolarsi così tardi nella Marina. Intervistato da Fox News in merito alle rivelazioni sul suo allontanamento dall’esercito Hunter Biden ha dichiarato: “Era l’onore della mia vita servire nella Marina americana e sono profondamente dispiaciuto e imbarazzato” da quel che è accaduto, “ma rispetto la decisione della Marina. Con l’amore e il sostegno della mia famiglia, andrò avanti”. Hunter è figlio di primo letto di Biden, avuto con la prima moglie Neilia Hunter, morta nel 1972 in un incidente d’auto che aveva causato al politico americano anche la perdita di una figlia. Nel 1977 Biden si risposò con Jill Tracy Jacobs da cui ha avuto un’altra figlia, Tracy. Il fratello maggiore di Hunter, Beau Biden in corsa per il mandato di governatore è procuratore dello Stato del Delaware e si era arruolato nella Guardia Nazionale nel 2003 ed è stato per un anno in guerra in Iraq. Nonostante le riserve manifestate per Hunter, Joe Biden e la moglie Jill avevano più volte espresso il loro orgoglio per la carriera militare dei figli, che avevano seguito le orme dei nonni.