Zamparini contro Platini e Blatter, “lo svizzerotto che ci chiama razzisti”
Allacciatevi le cinture e tenetevi forte: questa volta il leggendario Maurizio Zamparini l’ha sparata grossa. Durante la celebre e irriverente trasmissione radiofonica di Radio 24, La Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, presidente del Palermo attacca duramente le più alte istituzioni del calcio.
DAL VANGELO SECONDO MAURIZIO – Sentite cosa ha detto su Michel Platini, il presidente dell’Uefa che pochi giorni fa aveva espresso i suoi dubbi sull’introduzione della moviola, condannando inoltre le polemiche post Juve-Roma. “Platini”, tuona Zamparini, “si ricordi che ha fatto il calciatore, che cazzo ne sa sul calcio italiano, non deve sparare sentenze”. E ancora: “E’ un francesino con la puzza sotto il naso, che parli dei problemi in Francia, e la smetta di trattare noi italiani come dei sudditi”.
L’imprenditore friulano, che recentemente ha mandato in ritiro il suo Palermo inguaiato nella lotta per non retrocedere a pochi chilometri da casa ( a Gradisca d’Isonzo, ndr ), passa quindi all’attacco di Joseph Blatter, storico boss della Fifa. “E’ uno svizzerotto che ci chiama razzisti”, e ricorda poi l’episodio avvenuto al termine dei Mondiali di Germania 2006: “Non deve insegnarci nulla visto che non premiò l’Italia”.
“STO CON DELLA VALLE” – “Gli Agnelli hanno preso tanto dall’Italia e poi se ne sono andati, un po’ come hanno fatto i piemontesi col sud”. Con queste parole Zamparini attacca duramente una delle famiglie più ricche del Paese e proprietaria della Juventus. “Sono d’accordo con i Della Valle, da sempre nemici degli Agnelli”, confessa, esprimendo poi il suo giudizio su Carlo Tavecchio: “Lo hanno fatto sembrare criminale per una battuta, quando in realtà è una lotta interna tra Lotito e loro, gli Agnelli”.