Mara Carfagna prova a ricompattare Forza Italia. Una Carfagna amareggiata: “assistere ai continui distinguo di quella classe dirigente che ha fondato Forza Italia è disarmante. Bene l’autocritica, ma non si può solo rimarcare le differenze. Il partito è in difficoltà e c’è bisogno che ognuno di noi avverta l’urgenza della responsabilità. Forza Italia non può diventare una scatola vuota in cui ognuno getta le proprie frustrazioni, la rabbia, i rancori”.
L’ex ministro di Forza Italia Mara Carfagna in un’intervista al Corriere della Sera sottolinea: “Piuttosto che tradire la mia storia lasciando Forza Italia, smetto di fare politica”.
Quella del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha concesso a Silvio Berlusconi la pena alternativa dell’ affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la condanna per il processo Mediaset, “è la prima decisione di buon senso della magistratura nei riguardi di Berlusconi” dice Carfagna. “Con Berlusconi ancora in campo, parlare di successione è irrispettoso e offensivo. Evitiamo altri funerali senza salma”.
Parlando delle elezioni europee, “la campagna è difficile, mi aspetto l’impegno massimo di tutti” dichiara Carfagna. Le liste sono “buone, forti e competitive. Mescolano esperienza e novità”. Quanto alla sua non candidatura, “ritengo giusto non candidarmi alle Europee, sento l’obbligo di correre non per me, ma per il partito”.