“Io ho un dono: sono un leader. Sono pronto per mettere a disposizione la mia esperienza. Ho dimostrato di saper fare, io sono un uomo del fare. Sono capace ad amministrare. L’Italia, più che di politicanti, ha bisogno di buoni amministratori e di persone perbene. Perchè chi fa politica dev’essere pronto ad indossare anche il saio, e io non avrei problemi. Sono libero, non devo niente a nessuno, non ho interessi personali, non compro arbitri. Le mie aziende sono floride, ho 8 mila dipendenti. Presi la Lazio dieci anni fa con 550 milioni di debito e adesso è un gingillo di società, con un utile di 7 milioni”.
Così il presidente della Lazio Claudio Lotito in un’intervista al Corriere della Sera. Di entrare in politica, “me lo chiedono in tanti”, dice Lotito. “Io ho ottimi rapporti con il Cavaliere, ma poi vedo e sento tutti. L’altro giorno ho viaggiato in aereo seduto accanto a Calderoli. Dietro avevo Bersani”. Su Matteo Renzi, “ha avuto il coraggio di sollevare alcune questioni: poi, però, dalle promesse devi saper passare ai fatti. E devi conoscere le priorità del Paese. La riforma del Senato, per dire, non è una priorità, e nemmeno la riforma elettorale”, afferma Lotito. Quanto a Diego Della Valle, “è un altro che ha dimostrato capacità: ora, però, deve trovare il consenso. Operazione, purtroppo, non semplice. Però poi ciascuno ha la sua dimensione. Lui ha la sua, io sono più legato al territorio”.