Gay, Alfano non arretra: “No a nozze e adozioni”
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in due interviste, prima a Repubblica e poi al Messaggero, si dice “pronto a discutere sulle unioni civili per una loro migliore regolamentazione” ma su nozze e adozioni, il suo rimane un no “categorico”. “Sono pronto a intervenire sul codice civile per una maggiore tutela patrimoniale delle coppie gay. Ci sono però due no che per noi sono insuperabili, e cioè il no ai matrimoni e il no alle adozioni per le coppie omosessuali. Sarò un pò vintage, ma per me i bambini devono avere un papà e una mamma”.
“Se ci sarà una nuova legge – osserva – noi la faremo valere ma, fin quando la legge non sarà cambiata, è mio obbligo e dovere attuare quella che c’è”. Per questo “la firma di Marino non ha alcun valore giuridico. Io annullo tutte le trascrizioni. La mia contestazione è di natura giuridica e non politica. In Italia – sottolinea – non è ammesso nè il turismo nuziale, nè il federalismo matrimoniale. Non è possibile andarsi a sposare in luoghi dove ci sono altre leggi e pretendere l’applicazione in Italia di quelle leggi estere. E neanche è previsto il federalismo matrimoniale, per cui ciascun sindaco di ognuno degli 8mila comuni può fare quel che gli pare”.
Di diverso avviso è invece la presidente della Camera, Laura Boldrini, che approva quanto fatto ieri dal sindaco di Roma. “Marino ha preso atto di un cambiamento profondo della società. I sindaci sono i più esposti, con la società, e lui non fa altro che registrare che questo cambiamento c’è già nei fatti. Spesso la politica è in grande ritardo. Ci sono ancora veti, ideologie, che non hanno più ragione di esistere. Sta accadendo con le unioni gay ciò che accadeva con la fecondazione eterologa: che si deve andare all’ estero per veder riconosciuto un diritto. Io spero che il Parlamento reagisca su questo punto, e in tempo utile”.
Sulla questione è intervenuto nel pomeriggio anche il premier Matteo Renzi. “Se le cose sulla legge elettorale vanno come devono andare, entro l’anno partendo dal Senato riusciamo ad approvare una legge sui diritti civili delle coppie omosessuali. Abbiamo trovato un punto di sintesi”. “Questo è un tema nel quale ci sono tante polemiche, alcune ideologiche e altre legate alla paura”, aggiunge Renzi che poi con una battuta osserva: “Il Papa è più avanti di qualcuno. Vedo che anche all’interno della Chiesa stanno discutendo”.