L’industria torna a crescere, anche se, rispetto al 2013, c’è una flessione. Questo è quanto dicono i dati relativi al fatturato e ordinativi di agosto 2014, presentati oggi dall’Istituto nazionale di Statistica. Il mercato estero, secondo l’Istat, gioca un effetto traino sull’economia perché sempre in positivo, mentre quello interno arranca sotto i colpi del segno meno.
FATTURATO IN CRESCITA RISPETTO A LUGLIO – Il fatturato di agosto è in crescita se rapportato a quello di luglio. Rispetto al mese precedente, infatti, l’indice fa registrare un +0,4%, con il mercato estero che sale del 3,0%.
L’estero, poi, è il punto di forza dell’economia italiana anche nelle tendenze di medio e lungo periodo: il fatturato, infatti, è salito dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, e dell’1,8% se rapportato all’anno scorso. Negativo, invece, il risultato del mercato interno, dove si ha una flessione dell’1%. Dati poco incoraggianti, quelli relativi al caso italiano, se contestualizzati nel calo del 2,0% rispetto ai tre mesi precedenti e al -4,4% che si ottiene dal confronto con agosto 2013.
BENE I MEZZI DI TRASPORTO – Tra gli indici destagionalizzati del fatturato, poi, la maggiore crescita si registra nel settore dei mezzi di trasporto, che fa segnare un +23,6%. Un risultato, quest’ultimo, legato ad un valore basso dell’indice e all’impennata degli autoveicoli, aumentati di circa il 70%. In crescita anche i beni strumentali (+2,5%) e il settore dell’energia (+1,4%). Ancora legati al segno meno, beni di consumo (-1,0%) e i beni intermedi, che calano dello 0,2%. Maggiori perdite, invece, riguardano i prodotti petroliferi raffinati, in cui si ha un -7,1%. L’indice grezzo di fatturato complessivo, poi, è tutt’altro che positivo: in termini tendenziali, fa registrare un -5,2%.
INDICI ORDINATIVI POSITIVI – Fatturato e ordinativi vanno, comunque, di pari passo. Anche i secondi, infatti, fanno registrare una crescita rispetto a luglio 2014 (+1,5%), ma una flessione dell’indice grezzo rispetto all’anno precedente (-3,2%). Anche in questa circostanza, bene i mezzi di trasporto (+8,8%), mentre calano sensibilmente (-9,5%) la fabbricazione di macchinari e attrezzature.