La Lega esce dai confini della Padania ed imita il Front National
La Lega Nord è uscita dai confini della Padania. Ne sono testimonianza le escursioni di Matteo Salvini nel meridione e in giro per l’Europa.
In un’intervista a Repubblica, il segretario leghista ha dichiarato: “Non mi interessa avere la Padania libera senza le fabbriche”. La sua Lega sembra aver preso una nuova piega: quella del patriottismo e della destra sociale. “Mi pagano per avere risultati” ha precisato Salvini e dunque è disposto a “parlare con tutti”.
L’alleanza o almeno la vicinanza di intenti con Casa Pound è favorita da obiettivi comuni: no euro, lotta all’emigrazione e questione sociale. La musa ispiratrice della nuova linea intrapresa dal Carroccio è il Front National di Marine Le Pen. Anche lei, tolte le vesti di neofascista, punta a raccogliere consensi anche a sinistra basandosi sui presupposti di una destra sociale post-ideologica.
“Destra e sinistra non hanno più senso” ha detto Salvini. È dunque chiaro l’obiettivo di sciogliere la Lega dai vincoli dell’appartenenza ideologica. Da tempo la Lega va a caccia di voti anche all’interno del mondo operaio. Obiettivo dichiarato del segretario leghista è di “portare dal governatore della Lombardia Roberto Maroni la Fiom Cgil” per discutere della questione lavoro. Vicinanza col sindacato testimoniata anche dall’appoggio dato dal segretario lombardo della Fiom al referendum promosso dal Carroccio per l’abolizione della legge Fornero.
La nuova linea promossa da Salvini sarebbe dettata dalla situazione di grande emergenza e per “fare battaglia contro gli assassini di Bruxelles” è disposto ad instaurare un dialogo con chiunque. Pronte quindi, tra le proposte economiche che verranno presentate a novembre, anche misure per il sud dove, come sostiene il leader del Carroccio, “c’è voglia di autonomia e non tutti sono falsi invalidi o falsi forestali”.
Allargamento dei confini territoriali della Lega ma anche apertura alle nuove forze di centrodestra. Chiaro il messaggio anche a Forza Italia: “Si rigeneri”. Di fronte alle camicie verdi sembrano aprirsi nuovi scenari. Una fascia di consensi molto più ampia magari sottraendo voti anche ai partiti di sinistra estrema sempre più in crisi.
Felice Tommasino